Il comune catanzarese dista 45 chilometri dal pronto soccorso e le guardie mediche sono sempre chiuse nei festivi e prefestivi. Con l’amaro provvedimento si fa divieto di «contrarre qualsiasi malattia e di evitare incidenti»
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Vietato ammalarsi. È questo in estrema sintesi il contenuto provocatorio di una ordinanza emanata dal sindaco del Comune di Belcastro, «ultimo comune della provincia di Catanzaro», ai confini con la provincia di Crotone, situato nell’entroterra e distante 45 chilometri dal più vicino pronto soccorso, quello della città capoluogo.
«La prendiamo con un po’ di ironia» sintetizza il primo cittadino, Antonio Torchia, raggiunto telefonicamente da LaC News24, commentando la condizione di assoluta precarietà in cui versa la cittadina sotto il profilo dell’accesso ai servizi sanitari. «Questa ordinanza l’ho adottata nella serata di ieri dopo aver ricevuto l’ennesima comunicazione da parte dell’Asp di Catanzaro che anticipava la chiusura della postazione di continuità assistenziale nella giornata dell’Epifania».
L’ultima di una lunga serie, per la verità, racconta il sindaco, dal momento che l’ex guardia medica del comune chiude «sistematicamente i sabati e le domeniche ed è stata chiusa durante le festività natalizie» in concomitanza con le chiusure disposte a Petronà, comune presilano e distante da Belcastro dieci chilometri. Il più vicino, insomma.
«Qua la gente muore e le pec restano nei cassetti» aggiunge con un pizzico di esasperazione il primo cittadino. «Da giugno ho inviato decine di pec all’azienda sanitaria provinciale per segnalare i disservizi determinati dalla mancanza di medici». A ciò bisogna aggiungere che la postazione territoriale d’emergenza più vicina, quella del 118 di Sersale, è ormai demedicalizzata da diversi anni.
«Non sappiamo più che fare» aggiunge ancora il sindaco che ha quindi deciso di emanare una ordinanza dai contenuti decisamente provocatori in cui si fa divieto ai cittadini di «evitare di contrarre qualsiasi malattia e patologia che necessiti un intervento medico soprattutto d’urgenza» e ancora «di assumere comportamenti che non mettano a rischio la salute, evitando qualsiasi incidente anche domestico. È pertanto opportuno – si legge nel provvedimento – non uscire troppo spesso o viaggiare o fare sport, restando il maggior tempo possibile a riposo». L’ordinanza «avrà durata sino alla completa copertura giornaliera della postazione di continuità assistenziale».
«Io sono una goccia nel mare» conclude il primo cittadino con rassegnazione. «La provincia di Catanzaro conta la presenza di 80 comuni, e credo che la gran parte soffrano dei medesimi problemi, soprattutto quelli collocati nelle aree interne e nelle aree silane e presilane».