Scelte le 10 città che si contenderanno il titolo di Capitale italiana della cultura, e tra queste non c’è Vibo Valentia. La candidatura della città calabrese era stata avanzata tra non poche polemiche da un comitato che si era appositamente costituito a questo scopo. Un’iniziativa che era stata accolta da molti con scetticismo, ma anche nella consapevolezza che avrebbe potuto rappresentare un momento di confronto sulle tematiche della promozione culturale.

 

Alla fine, comunque, hanno prevalso Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso, superando le altre 21 candidate al bando dello scorso maggio. Le città in lizza dovranno ora presentare il proprio progetto e la vincitrice rappresenterà per un anno l'offerta culturale e turistica nazionale.

 

L'iniziativa, istituita con la Legge Art Bonus per il periodo 2015 - 2018 per valorizzare la progettualità delle candidate italiane a Capitale Europea della Cultura 2019 e divenuta stabile con la Legge di Bilancio 2018, vuole sostenere e incoraggiare cartelloni di eventi e attività capaci di far recepire in maniera sempre più diffusa il valore della cultura per la coesione sociale, l'integrazione, la creatività, l'innovazione, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo così come è previsto dall'articolo 9 della Costituzione secondo cui: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione".
Il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 sarà assegnato con una cerimonia pubblica nella sede del Mibact, a Roma, il prossimo 16 febbraio, alla presenza del ministro Dario Franceschini. Nel 2017 la città Capitale italiana della Cultura è stata Pistoia. Per l'anno in corso è Palermo.