Quella calabrese è tra le 27 province italiane teatro questa mattina del blitz condotto da 400 agenti di polizia. Denunce e sanzioni anche per chi ha omesso le comunicazioni di pubblica sicurezza obbligatorie
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Case d'appuntamento e B&B in pieno centro cittadino dove giovani straniere di cittadinanza cinese si prostituivano. È quanto, secondo gli inquirenti, accedeva a Vibo Valentia, tra le 27 province italiane che questa mattina sono state teatro di una maxi operazione che ha visto impegnati 400 agenti di polizia, coordinati dallo Sco (Servizio centrale operativo della Polizia di Stato), con l’obiettivo di smantellare un vasto giro di prostituzione che coinvolgeva soprattutto cittadini di nazionalità cinese.
L’operazione | Sfruttamento della prostituzione, blitz in 27 province con 7 arresti e 71 denunce: controlli anche a Cosenza e Vibo
A Vibo Valentia sono stati effettuati controlli mirati in alcuni appartamenti situati nel centro cittadino del capoluogo, già attenzionati dalle forze dell’ordine. In particolare, sono state controllate 5 abitazioni, risultate poi essere effettivamente delle case di appuntamento, all’interno delle quali sono state identificate delle donne, di origine straniera. Quattro persone sono state deferite in stato di libertà alla autorità giudiziaria, due cittadine cinesi per la loro posizione irregolare sul territorio nazionale, mentre un’altra cittadina cinese, che ha posto nella disponibilità di una sua connazionale l’appartamento utilizzato, è stata denunciata per le specifiche violazioni previste del Testo unico immigrazione.
Inoltre, è stato denunciato il titolare di un B&B, situato sempre in centro, poiché avrebbe ospitato cittadine straniere, dedite alla prostituzione, omettendo di comunicare la loro registrazione all’Autorità di Pubblica sicurezza, come previsto dalla legge, mentre il proprietario di un immobile è stato sanzionato per aver omesso di comunicare la presenza di cittadini stranieri nell’abitazione data in locazione.
Continua a leggere su Il Vibonese