VIDEO | La decisione del presidente dell'Ente Salvatore Solano che dopo giorni di estenuanti trattative e sopralluoghi si è deciso a mettere a disposizione dell'Istituto magistrale Vito Capialbi i locali al piano terra della Provincia
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Una vigilia di anno scolastico infuocata a Vibo Valentia. Il Covid ha imposto una riorganizzazione degli spazi e così alcune scuole cittadine si sono ritrovate a fare i conti con l'assenza di aule: 16 quelle mancanti al Liceo “Vito Capialbi” e 10 all'Istituto alberghiero “Enrico Gagliardi”.
Dopo giorni di estenuanti trattative e sopralluoghi, il presidente Salvatore Solano ha trovato la soluzione, mettendo a disposizione dell'istituto Capialbi, i locali al piano terra della Provincia che ospiteranno sette aule, mentre le restanti nove richieste dal Capialbi saranno invece ricavate al secondo piano dell'Istituto tecnico economico Galileo Galilei, stamani teatro di un sopralluogo tecnico.
Il reperimento delle aule è stato terreno di scontro tra i dirigenti scolastici dei vari istituti poco o per nulla favorevoli ad accogliere nei propri plessi studenti di altre scuole. Tra i protagonisti dello scontro il preside dell'Istituto Vito Capialbi, Antonello Scalamandrè che chiedeva di avere le sedici aule (inizialmente 20) inderogabilmente nelle vicinanze del plesso principale, rifiutando di trasferire i suoi allievi nell’edificio denominato corpo B11, che si trova all'interno della cittadella scolastica, difronte all'Istituto industriale. «Troppo distante dalla sede principale» si era difeso il preside la cui proposta era quella di «ripartire le classi tra l’ex Ragioneria e il Liceo scientifico».
«Abbiamo garantito ad ogni istituto una propria autonomia, con ingressi separati per evitare la commistione tra studenti»: così il presidente dell'amministrazione provinciale, che ha aggiunto: «Siamo riusciti a ricavare 35 aule, ben oltre al numero richiesto dai dirigenti scolastici. In queste ore - ha proseguito Salvatore Solano - abbiamo dovuto affrontare l’esigenza del Liceo Capialbi, riuscendo anche in questo caso a trovare la soluzione al problema. Il nostro obiettivo - ha concluso - è quello di soddisfare tutte le richieste per garantire agli studenti vibonesi il sacrosanto diritto allo studio e alla salute».