Non si sa con quale spirito il Comune di Vibo Valentia perorerà il ricorso al Presidente della Repubblica con cui il sindaco Enzo Romeo ha chiesto a Mattarella di “salvare” l’Orchestra sinfonica della Calabria, nata appena tre anni fa, nel 2022, sotto le insegne dell’amministrazione Limardo. Non si sa, dopo l’articolo del Fatto Quotidiano, che ha pubblicato un’intervista al più grande violinista italiano, Salvatore Accardo, sulla carta direttore artistico dell’orchestra, che però prende le distanze in maniera clamorosa da questa storia, dichiarando sostanzialmente che tutto sarebbe stato fatto a sua insaputa e che lui, a Vibo, non ci ha mai messo piede. Intanto, il ministero ha chiuso i rubinetti e i fondi statali – circa 600mila euro in tre anni – sono stati revocati a metà del 2024. Una tegola forse estintiva per l’orchestra in cui suonano una trentina di musicisti calabresi e non solo. Ma l’ex sindaco Maria Limardo è perentoria: «L’orchestra va salvata e il Comune deve fare tutto ciò che è in suo potere per salvaguardare questo straordinario presidio culturale».

Riavvolgiamo il nastro. Nell’agosto del 2022, con tanto di conferenza stampa nella sala del Consiglio comunale, viene annunciata – con Limardo allora sindaco della città in prima fila – l’approvazione da parte del ministero dei Beni culturali del progetto Ico (Istituzione concertistico orchestrale) presentato dal Comune di Vibo Valentia in collaborazione con il Conservatorio Torrefranca.

Continua a leggere su IlVibonese.it.