Sono stati sentiti oggi pomeriggio, dal gip di Vibo Valentia, Gilberto Floriani, 75 anni, ex direttore artistico e amministratore di fatto del Sistema Bibliotecario Vibonese e l’ex direttore amministrativo dell’ente, Valentina Amaddeo, 42 anni. Entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari, martedì scorso, con l’accusa di peculato. Indagati a piede libero, con la stessa accusa, sono anche i figli di Floriani, Emilio, 43 anni, Giuseppe Emilio Lucio, 47 anni, e Gabriele Vittorio Pasquale Emilio, 35 anni. Oggi Gilberto Floriani si è avvalso della facoltà di non rispondere. Con i propri legale hanno deciso di studiare bene tutto il materiale probatorio.

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Ha risposto invece al giudice, Valentina Amaddeo, che ha sostenuto un interrogatorio di circa un’ora cercando di chiarire la propria posizione all’interno dell’ente. Secondo le indagini condotte dalla Guardia di finanza di Vibo Valentia, Floriani, in condizione di conflitto di interesse, e Amaddeo, «avendo per ragioni del proprio servizio la disponibilità di denaro, eludendo le disposizioni normative in materia di accesso all'impiego nelle pubbliche amministrazioni, se ne appropriavano, utilizzandolo per il soddisfacimento di interessi privati», ovvero destinandola ai figli di Floriani e allo stesso ex “patron” del Sistema bibliotecario. In particolare, Floriani avrebbe avuto, a titolo di indennità di direzione, rimborsi spese e per il conferimento di incarichi, pari a 87. 204,41 euro mentre ai figli Emilio, Giuseppe e Vittorio sarebbero andate, rispettivamente le somme di 64.648,73 euro, 70.147,08 euro e 8.100 euro.

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Fin dalla costituzione del Sistema Bibliotecario Vibonese, negli anni '80, Gilberto Floriani ne è stato direttore, un incarico che ha ricoperto fino a giugno 2017 quando su richiesta dello stesso di recedere dall’incarico «l’assemblea dei sindaci, con deliberazione numero 4, ritenuta illegittima… creando dal nulla due nuove figure organizzative, nomina direttore amministrativo la dottoressa Valentina Amaddeo e direttore tecnico-scientifico lo stesso Gilberto Floriani».

Le due nuove mansioni vengono ritenute illegittime dall’ufficio di Procura che ritiene l’iniziativa «scarsamente motivata nel provvedimento ed è evidentemente funzionale a giustificare la presenza nell’organo direttivo e di gestione del Sistema Bibliotecario Vibonese di Gilberto Floriani che ha, dunque, continuato a condizionare le scelte e la complessiva gestione del sistema. Un sistema che sarebbe stato, di fatto, sempre diretto e rappresentato dall’indagato.