Quattro bambini finiti di certo al pronto soccorso, di cui almeno due con fratture tanto gravi che hanno richiesto un intervento chirurgico. Questi i numeri accertati, ma potrebbero essere molti di più i minori vittime dell’altalena per disabili che si trova nei giardinetti di piazza Annarumma, nel centro di Vibo.

 

Un attrezzo speciale, dotato di una larga pedana, che dovrebbe essere usato soltanto da chi purtroppo è costretto su una sedia a rotelle. Invece, l’altalena si è trasformata in una vera e propria trappola per quei bambini e ragazzini che, senza un’adeguata vigilanza da parte dei genitori, ci salgono anche in gruppetti di due o tre, con conseguenze che possono essere devastanti. La base dell’altalena, durante il movimento, diventa infatti una sorta di ghigliottina orizzontale, che spezza le gambe dei malcapitati come se fossero fuscelli. Una scena orribile, che in diverse occasioni si è consumata davanti agli occhi degli altri bambini presenti nel piccolo parco, lasciandoli letteralmente scioccati.

 

 

 

Come conferma il dottore Enzo Natale, responsabile de Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino, negli ultimi mesi sono almeno 3 i casi accertati e imputabili all’uso scorretto dell’altalena. Un quarto caso, con frattura esposta della tibia, non è stato registrato direttamente nell’ospedale di Vibo. Non è escluso, infatti, che molti genitori preferiscano non denunciare l’accaduto come conseguenza diretta dell’uso improprio dell’altalena, probabilmente nella consapevolezza di non aver vigilato adeguatamente sui propri figli.

 

Tantissimi, poi, gli incidenti meno gravi, come riferiscono gli abitanti del quartiere. Non si contano, infatti, escoriazioni, tagli, ruzzoloni e pianti a dirotto.
Basta una decisa spinta a fare scattare la trappola. La base dell’altalena sospesa a trenta centimetri da terra diventa una tagliola che punta dritta sugli arti inferiori del malcapitato di turno costretto a fare un repentino salto all’indietro per schivare il colpo.
«Il problema - dice amareggiato il titolare di un’attività commerciale che cura il verde dell’area - è colpa soprattutto dell’inciviltà di tanti genitori che nulla fanno per correggere il comportamento dei propri figli, lasciando che salgano su un altalena che dovrebbe essere ad uso esclusivo dei bambini in carrozzella. Ma cosa ancora più grave è l’assenza di controlli da parte della polizia municipale che, alla luce di tutti questi incidenti, dovrebbe intervenire».

 

Cristina Iannuzzi