I migranti sbarcati a Vibo due giorni fa si preparano a lasciare la Calabria e lo fanno con la riconoscenza nel cuore verso i volontari dell'associazione Augustus che li hanno assistiti nel corpo e nel cuore. Alcuni di loro sono in partenza diretti in Campania, altri per altre regioni italiane. Entro due giorni, il campo allestito a Porto Salvo sarà svuotato e smantellato. 

Una struttura temporanea per accogliere i disperati del mare che durante la traversata hanno patito fame e freddo. Molti sono arrivarti in ipotermia, altri con escoriazioni agli arti. Ripartono per le destinazioni prestabilite con la colazione al sacco preparata dai volontari. Due migranti attirano la loro attenzione. Sono affamati. Vincenza, aiuto cuoco riferisce loro che il pasto sarà pronto a breve.

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Nicola Nocera coordina i volontari: «La Prefettura di Vibo ci ha affidato la gestione dei migranti. Abbiamo allestito il campo fornendo coperte, vestiti e anche ciabatte. Abbiamo ancora bisogno – ammette – di scarpe. La maggior parte di loro sono arrivati scalzi».

Oggi il menù è a base di riso al sugo, fagiolini e pesce. Bisogna preparare per 300 persone. Francesco è un cuoco, ma soprattutto un volontario dell’associazione Augustus. Un lavoro in sinergia con il dipartimento di Protezione civile regionale e supportato dalla Croce Rossa Italiana e dalle tante associazioni del territorio che hanno donato vestiti e generi alimentari. «Il centro di prima accoglienza sarà smantellato tra un paio di giorni, non appena saranno terminate le operazioni di riconoscimento da parte della polizia scientifica.

«Tra domani e dopodomani – conferma Nocera – tutti i migranti partiranno alla volta delle destinazioni secondo il piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno. Nel Vibonese resteranno al momento solo 17 minori non accompagnati da ieri trasferiti a Mileto, nell’ex Rsa Casa Betania».

Non è la prima volta che l’associazione di volontariato si occupa di migranti. Ma è sempre un momento di grande commozione. «Tra i profughi anche tre persone con disabilità – spiega il presidente dell’Augustus – uno aveva difficoltà a mangiare. I nostri volontari lo hanno imboccato. Questo è lo spirito del nostro lavoro. Aiutare i deboli è la nostra missione», conclude