«Quel che più è riuscito? La raccolta differenziata...». Elio Costa, sindaco di Vibo Valentia eletto a furor di popolo alle amministrative del 2015, ostentava sicurezza nella conferenza stampa di fine 2017. L'esercente di viale della Pace, però, non è granché d'accordo: «La differenziata? Non funziona... Guardate», dice mostrando i cumuli di rifiuti rimasti dopo il passaggio degli addetti alla raccolta. E poi: «Sono tre mesi che aspetto che vengano a ritirare gli ingombranti del mio negozio».

 

 

Certo, anche il cittadino è colpevole. «Senza dubbio - commenta il consigliere comunale d'opposizione Giovanni Russo -. Ma sarebbe più facile rispettare le regole se le modalità di espletamento del servizio fossero chiare. La ditta, sotto le feste, ha cambiato il calendario più volte. E l'ha annunciato tramite... Facebook». Già, e vai a spiegarlo all'ottuagenaria della Terravecchia che cos'è Facebook... Quel che si presenta oggi è una città dolente, tra rifiuti e degrado. Una città che mostra il fallimento di quel progetto politico al motto di "La città che vorrei", col quale Elio Costa, promettendo un cambiamento che mai c'è stato, vinse le elezioni. C'è ancora metà mandato per recuperare... O forse no. Perché le politiche sono alle porte. E questa amministrazione - qualcuno scommette - potrebbe cadere alle idi di marzo.