Tonino Vitale si spegne a due anni di distanza dal suo fido amico. Il cane era malato da tempo e lui lo portava in giro con un carrello: la loro storia aveva fatto il giro del web
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«Sei stato un esempio di vita, sei stato un marito e un padre esemplare. Sei andato via lottando fino all’ultimo battito di cuore. Ci mancherà tantissimo la tua presenza ma dentro di noi rimarrai per sempre. Buon viaggio Papà». Con queste parole postate su Facebook, Victor Vitale ha voluto salutare il padre Tonino Vitale, che si è spento ieri all’età di 66 anni a Vibo Valentia. Era il padrone di Dylan, il labrador la cui storia ha commosso l’Italia intera. Il cane era morto il 29 luglio 2018 nella sua casa accanto proprio all’amato padrone Tonino Vitale, che ora è volato in cielo anche lui.
Due giorni prima di morire – dopo il clamore mediatico suscitato da un video che ritraeva Tonino Vitale in giro con il cane su un carrello – Dylan aveva ricevuto, da Treviso, la visita di Alessandro Ortolan, noto come il “mago dei carrellini”, che gli aveva fatto dono di uno speciale supporto che gli consentiva di muoversi più agevolmente.
Per diverso tempo, infatti, ogni giorno ed in silenzio, il suo padrone Tonino Vitale aveva portato fuori Dylan con un normale carrello. «Io non faccio nulla di straordinario, gli anormali – ci aveva spiegato Tonino Vitale – sono quelli che usano violenza sugli animali». Una grande storia d’amore ed amicizia – più forte del tempo e più forte della malattia – quella tra Tonino e il suo cane, 13 anni, affetto da una grave forma di artrite che non gli permetteva più di muovere le zampe posteriori.
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