Una sacca di degrado a ridosso del salotto buono di corso Vittorio Emanuele III. In via dei Forgiari, a Vibo Valentia, i residenti e i commercianti sono esasperati da una situazione che si protrae da tempo senza che si registri alcun significativo intervento di bonifica.

Una piccola discarica sorge tra i palazzi, ricettacolo di rifiuti di ogni tipo e dimora dei ratti che si rintanano tra la vegetazione che cresce folta. A completare il quadretto è una centralina del gas, segnalata anche da avvisi di pericolo incendi che, considerando il contesto circostante, non sembrano neppure una così remota eventualità. Come se non bastasse, su questa amena cartolina, incombe anche un muro in mattoni, evidentemente pericolante, che sta sospeso sulla scarpata come le foglie d’autunno sugli alberi.

E dire che il degrado fa mostra di sé a poche decine di metri dalla nuova luccicante piazza Spogliatore ed è ancor meno distante dal centralissimo corso commerciale della città. Diverse sono anche le attività che sorgono lungo la stessa via e i cui titolari reclamano ora maggiore attenzione da parte del Comune per porre fine a tanto scempio. Una sfoltita parziale alla vegetazione è stata fatta, ma a loro, ai commercianti, tocca comunque rimboccarsi le maniche ogni mattina per raccogliere le foglie che coprono a tappeto marciapiedi e asfalto. Strato vegetale scivoloso, fonte di rischio per gli avventori, oltre che desolante scenario sul piano del decoro. «Nessuno passa a raccoglierle e quindi dobbiamo farlo noi mettendole nei sacchi» dicono.

Nella stessa strada sorge anche la nuova sede del Partito democratico, di recente visitata anche dalla segretaria nazionale Elly Schlein. E a pochi metri il degrado. Anche il palazzo in cui si riuniscono i dem, dove prima sorgeva un grande magazzino, viene guardato con un certo timore da chi si trova a passare. Poche settimane fa un crollo di calcinacci per poco non causò danni seri. Per fortuna solo qualche cofano ammaccato. Transenne per giorni, poi la rimozione dei detriti e di nuovo via libera alla sosta delle auto. Ma, alzando lo sguardo, il pericolo non sembra scampato.

La situazione che più preoccupa resta quella attorno alla centralina del gas. «Con la vegetazione secca e il caldo di questi giorni basterebbe un mozzicone di sigaretta per far partire un incendio. E poi?», si chiedono i commercianti. «Per non parlare della spazzatura e dei topi - proseguono -. È una vergogna lasciare così una zona nel centro cittadino. Cosa si aspetta ad intervenire?».