Vibo rimasta senza biblioteca comunale per inagibilità dei locali ed in attesa da mesi che terminino i lavori di manutenzione straordinaria per la somma di 92.520,00 euro, ma soprattutto le modalità attraverso le quali sono stati spesi i soldi nell’ambito della Capitale italiana del libro 2021. Sono i due temi “caldi” di queste ore di cui di discute in città e provincia alla luce anche di alcune determine che meglio rendono l’idea di come si è agito sul fronte delle spese.

Gli eventi sviluppati sono stati quasi cento, oltre a quelli realizzati da Vibook e nell’ambito del Festival “Leggere & Scrivere”. E se per la giunta comunale e l’assessore alla Cultura, Daniela Rotino, si è trattato di un successo che ha coinvolto nelle iniziative scuole, scrittori e sociologi, in molti si interrogano su ciò che realmente è rimasto alla città e su ciò che è davvero arrivato alla popolazione. Ben poco, secondo diversi osservatori e consiglieri comunali di minoranza, nonostante le spese sostenute dal Comune per pagare una società di comunicazione di Milano per un totale di quasi 50mila euro. Non sono mancate poi le critiche per l’aggiornamento degli appuntamenti di “Vibo Capitale del libro” sul sito del Comune di Vibo Valentia, così come poco si è visto del materiale didattico ed informativo dei vari eventi. E così, se ci si interroga su chi abbiamo davvero attirato in città attraverso la “Capitale italiana del libro”, di certo si può dire che – a parte qualche evento a Vibo Marina – dalle varie manifestazioni sono rimaste quasi del tutto escluse le frazioni (Triparni, Portosalvo, le tre Vene, Bivona e Longobardi).

Da ricordare che l’intero quadro economico del progetto “Vibo Capitale del Libro 2021” era stato approvato dal Comune nel luglio dello scorso anno con la previsione di spesa di 600mila euro: 500mila euro attraverso fondi stanziati dal Ministero della Cultura, altre 100mila euro da reperire «a livello locale e calabrese» dal Comune. L’intero quadro economico del progetto porta la firma della dirigente di settore Adriana Teti che, contestualmente, aveva dato il disco verde anche per un “avviso pubblico per l’individuazione di operatori economici dei servizi di somministrazione di alimenti e bevande, ricettività, noleggio service audio-video-luci, servizio transfer, attività di agenzia viaggio e turismo da inserire in liste per tipologia di servizio erogato nell’ambito delle manifestazioni di Vibo Valentia Capitale italiana del libro 2021”.

Le spese approvate

Andando nel dettaglio delle voci di spesa approvate lo scorso anno, 30mila euro erano le “spese generali”  non meglio definite, mentre per il resto le somme sono state così ripartite:  attrezzature e software (10mila euro); attività progettuali (155mila euro); comunicazione (60mila euro); monitoraggio (15mila euro); gruppo di lavoro, rimborsi spese, viaggi (15mila euro); stampa materiali, cataloghi e altro (20mila euro); allestimento spazi (40mila euro); collaborazioni (45mila euro); copyright (5mila euro); assicurazioni (5mila euro); ospiti e ospitalità (40mila euro); acquisto libri per neonati e famiglie (85mila euro); miglioramento delle biblioteche, potenziamento di quelle scolastiche e apertura della biblioteca a Vibo Marina (75mila euro). In tutto, secondo le previsioni dello scorso anno, una somma pari quasi a 600mila euro.

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