Nei confronti dell'ex amministratore dell'ente in house Domenico Barile è stata inoltre disposta la confisca di denaro per il valore di 415mila euro (ASCOLTA L'AUDIO)
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È stato condannato a sei anni di reclusione Domenico Barile, ex presidente della Fondazione Field, ente in house della Regione Calabria e accusato di peculato. Questa mattina il Gup del Tribunale di Catanzaro, Alfredo Ferrara, ha infatti emesso sentenza di condanna per l'ex amministratore coinvolto nell'inchiesta che aveva fatto luce sulla gestione allegra dei fondi destinanti allo sviluppo economico.
Le accuse
In particolare, Domenico Barile (foto a sinistra) in qualità di ex presidente dell'ente, Lucio Marrello quale direttore amministrativo e Attilio Sarcone quale extraneus che concorre nel reato perpetrato dai pubblici ufficiali, si sarebbero impossessati della somma di 18mila e 500 euro. In assenza di qualsiasi rapporto reale tra la Field e Sarcone e in difetto di idonea documentazione a supporto, nel dicembre del 2012, disponevano per ragioni esclusivamente private ed estranee a quelle istituzionali dell'ente un bonifico di 18mila e 500 euro a favore di Attilio Sarcone che, lungi di avere rapporti di lavoro con la Field aveva, di converso rapporti personali e di lavoro con Domenico Barile. Il pm al termine della requisitoria aveva chiesto l'assoluzione per tutti tranne che per Barile per il quale aveva chiesto 6 anni.
Gestione allegra
Ulteriori presunte distrazioni di fondi sarebbero avvenuti a favore di Roberto Ferrari (deceduto), per il valore di 42mila euro, quali pagamenti per lavori che quest'ultimo avrebbe effettuato negli alberghi di proprietà di Domenico Barile. Ma le spese a carico della Regione non sarebbero finite qui. Sul conto della Fondazione Field sarebbero finiti anche viaggi e soggiorni, spese per fiori e piante, consulenze, carburanti e ristoranti.
La condanna
Nei confronti dell'ex amministratore è stata, inoltre, disposta una confisca di denaro del valore di 415mila euro, oltre alla condanna al risarcimento dei danni nei confronti della Regione Calabria, costituita in giudizio e rappresentata dall'avvocato Antonio Lomonaco. Assolti perchè il fatto non sussiste, invece, Raffaele Manfredi, Onofrio Maragò e Alfio Pisani. Ancora in corso, invece, il processo a carico di Lucio Marrello, Sergio De Marco e Attilio Sarcone che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario. Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Vincenzo Adamo, Angela De Marco, Vincenzo Belvedere e Giuseppe Maragò.