Il progetto prevede anche la costruzione di due nuovi viadotti: uno per superare l’autostrada A2, l’altro attraverserà il torrente Settimo. Sarà inoltre realizzata una nuova stazione ferroviaria nel comune di Montalto Uffugo
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Il raddoppio della Galleria Santomarco, sulla tratta ferroviaria tra Cosenza e Paola/San Lucido, sarà realtà entro il 2030. L'inizio dei lavori è fissato nel nuovo anno. Si tratta di uno dei progetti infrastrutturali più rilevanti per il rilancio della rete di trasporti nel Mezzogiorno. L’opera, finanziata anche grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a colmare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud Italia, offrendo una connessione più rapida, efficiente e sostenibile lungo il corridoio ferroviario Salerno-Reggio Calabria. Dal punto di vista ministeriale, l'ultimo via libera è arrivato congiuntamente dal ministero della Cultura e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Raddoppio Galleria Santomarco, opera strategica e complessa
Il progetto, inserito nel piano del Gruppo Ferrovie dello Stato, prevede il raddoppio della tratta ferroviaria attualmente a binario unico per una lunghezza complessiva di 22,2 chilometri. Di questi, 17 chilometri saranno in galleria, con la realizzazione di una nuova struttura, la Galleria Santomarco, lunga 15,3 chilometri. La nuova galleria, composta da due canne parallele, sostituirà quella attuale e sarà dotata di tratti a cielo aperto in corrispondenza degli ingressi e delle uscite.
Il piano include inoltre la costruzione di due nuovi viadotti: il primo, lungo 350 metri, attraverserà l’autostrada A2, mentre il secondo, di 205 metri, scavalcherà il torrente Settimo. Nel piano c'è anche la realizzazione della nuova stazione ferroviaria a Settimo di Montalto Uffugo, a due passi dall'imbocco dell'attuale galleria Santomarco.
Galleria Santomarco, quali sono gli obiettivi del progetto?
L’opera si inserisce in un quadro di interventi che punta a potenziare la linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, parte del corridoio europeo TEN-T (Scandinavo-Mediterraneo). L’obiettivo principale è aumentare la capacità della linea, ridurre i tempi di percorrenza per i passeggeri e migliorare il trasporto merci, soprattutto nelle aree dove l’attuale linea storica non soddisfa le richieste del mercato. Ad esempio, da Paola a Cosenza e viceversa, viene programmato un treno ogni ora. Con il raddoppio della galleria, potrebbero passare treni dalla città capoluogo di provincia alla cittadina tirrenica (e viceversa) uno ogni quarto d'ora.
Costi e tempi
L’opera ha un costo complessivo stimato in 1,56 miliardi di euro, a cui si aggiungono circa 109 milioni di euro per varianti progettuali. Il processo autorizzativo è iniziato nell’agosto del 2022, con diverse consultazioni pubbliche che hanno portato all’approvazione definitiva del progetto nel luglio 2024, quando la Commissione Tecnica PNRR-PNIEC ha emesso un parere favorevole con prescrizioni ambientali. Come detto, i lavori dovrebbero iniziare nel 2025 e terminare cinque anni dopo.
Sostenibilità e tutela ambientale
Un aspetto centrale del progetto è la sostenibilità. La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ha escluso incidenze negative sui vicini siti Natura 2000, come il SIN “Bosco Luta”, situato a circa 1,8 chilometri dall’area di intervento. Per ridurre al minimo l’impatto ambientale, il progetto include la gestione e il riutilizzo di 3,1 milioni di metri cubi di terre da scavo, di cui circa 286.000 metri cubi saranno trattati come rifiuti. Sono inoltre previste barriere antirumore e aggiornamenti allo studio acustico per tutelare le comunità locali.
Tra le innovazioni tecniche spicca il sistema di disconnessione fluidodinamica, che prevede la realizzazione di un cunicolo di 1.950 metri. Questo sistema garantirà la sicurezza delle gallerie in caso di emergenze, come incendi, migliorando la gestione del flusso d’aria.