Preoccupati per la possibile imminente chiusura delle scuole elementari e di infanzia, il comitato di mamme e papà sono stati ricevuti dal sindaco Maria Limardo: «Vibo è un’isola felice. Non chiudete»
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Si va verso la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. È quanto starebbe decidendo in queste ore il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì. Una notizia che ha creato scompiglio e preoccupazione tra i genitori degli alunni delle scuole d'infanzia ed elementari. Una delegazione è stata ricevuta stamattina dal sindaco Maria Limardo nella sua qualità di vice presidente regionale dell’Anci.
Al primo cittadino la richiesta di intervenire affinché Vibo, considerata isola felice per via del ridotto numero di contagi da Covid, sia esclusa da questa decisione. «La scuola è un ambiente sicuro, i nostri figli non prendono neppure i mezzi pubblici – spiega Miriam Servello, rappresentante di classe e portavoce del comitato spontaneo di genitori – Ecco perché chiediamo una chiusura differenziata, a macchia di leopardo, che tenga conto del numero di contagi. La chiusura – prosegue - penalizzerebbe bambini e genitori. Non solo, nell’ultimo Dpcm si fa riferimento alle scuole primarie e d'infanzia e se ne auspica l’apertura».
Istanze accolte dal sindaco. «Sono certa - assicura Maria Limardo - che il presidente Spirlì, prima di giungere alla decisione, si consulterà con noi sindaci. Ascolterà certamente le istanze del territorio, ma dovrà soprattutto ascoltare le determinazioni del comitato tecnico scientifico». Il primo cittadino non nasconde la sua preoccupazione «soprattutto verso i bambini più fragili che in caso di chiusura, oltre a perdere un'occasione di istruzione, perderebbero la socialità con i loro compagni».
Sulla possibile serrata di tutte le scuole il sindaco dice: «Sarei empaticamente favorevole all'apertura delle scuole, ma non si possono non tenere in considerazione le evidenze scientifiche e il numero impressionante di crescita dei contagi che si stanno verificando anche nella nostra regione», chiosa.