VIDEO | La conduttrice di una trasmissione sportiva Sara Pinna ha rivolto in diretta l’infelice battuta a un bimbo che dopo il match per la salvezza con il Vicenza aveva affermato «lupi si nasce». «Gatti si diventa», la replica della professionista. E poi il resto (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro». Finisce al centro delle polemiche la frase della giornalista della tv locale veneta Tva, Sara Pinna. La vicenda s'inquadra nel post partita che ha decretato la retrocessione del Vicenza per mano del Cosenza. Davanti allo stadio Marulla, l’inviato dell’emittente veneta Andrea Ceroni stava commentando -in collegamento- l’esito del match quando aveva avvicinato il microfono ad un tifoso del Cosenza che teneva in braccio il figlio.
Una gioia incontenibile per la vittoria dei rossoblù così il piccolo, su suggerimento del papà, aveva esclamato: «Lupi si nasce», facendo riferimento all’animale simbolo della squadra calabrese. Quindi la conduttrice Pinna aveva replicato: «E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi in Pianura a cercare qualche lavoro». Il commento veniva poi rafforzato dalla risposta dell’inviato: «Non male Sara».
Sul caso, tramite una lettera aperta pubblicata sui social dal Movimento 24 agosto - Equità territoriale, è intervenuto il papà del bambino. Ne riportiamo il contenuto integrale.
La lettera del papà del piccolo Domenico
«Alla gentilissima Sara Pinna.
Sono il papà di Domenico, il bambino che nel post partita Cosenza-Vicenza esultando per la vittoria della sua squadra ha detto "Lupi si nasce" sotto consiglio del papà e con non poco orgoglio. Con la sua risposta, cito sue parole "eh ma gatti si diventa sai? Intanto prima o poi venite in pianura a cercare lavoro", lei ha dimostrato di essere anzitutto poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi. Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice perché lei non sa cara Sara Pinna, che Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità. Lei con la sua qualifica da giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale. Due qualità a lei sconosciute a quanto pare. In ogni caso, qualora nella propria terra mancasse lavoro non ci sarebbe comunque da vergognarsi a cercarlo altrove.
Dovrebbe saperlo, perché la storia lo insegna se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo.
La invito, senza rancore, a visitare la Calabria così che possa anche lei capire che terra meravigliosa è e quanta bella gente la abita, noi a differenza sua, detestiamo i pregiudizi e il razzismo proprio non ci appartiene. Nascere lupi vuol dire amare i colori della propria squadra e supportarla in tutto e per tutto. Nessuno invece nasce ignorante, alcuni ahimè decidono di diventarlo. Vorrei ricredermi e sperare che non sia il suo caso».
Il caso avviene a pochi giorni di distanza del video con insulti e frasi ingiuriose di ogni sorta all'indirizzo dei calabresi postato da un tifoso vicentino durante una partita contro il Cosenza. Il giovane autore era stato individuato dalla Digos e raggiunto da Daspo.