Sicurezza tra i banchi

In nove scuole di Reggio la campanella non suonerà: sono inagibili. Il sindaco: «No ad allarmismi»

Nei giorni scorsi le verifiche per la sicurezza sismica disposti dall'amministrazione. Il primo cittadino Falcomatà stempera mentre il Settore invita dirigenti stessi a «valutare la possibilità di riorganizzare gli spazi a propria disposizione»

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di Anna Foti
29 agosto 2024
14:14

«Invito a non fare allarmismi, trasmettendo un messaggio positivo di un'Amministrazione che, attraverso il piano Scuole Sicure, ha un quadro chiaro della tenuta strutturale e sismica degli edifici scolasticiOvviamente nei prossimi giorni, a strettissimo giro, faremo una comunicazione istituzionale, condividendola con i dirigenti scolastici e con i rappresentanti degli studenti, su dove verranno collocate le classi dei plessi inagibili. Sono abbastanza fiducioso che a stretto giro grazie a una sinergia interistituzionale, risolveremo il problema. Anzi in alcuni casi sarà anche migliorativa come soluzione».

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, stempera i contorni di una situazione che, stante la comunicazione inviata questa mattina (la prima campanella suonerà tra poco più di due settimane) dal Settore Istruzione del Comune ai dirigenti delle scuole interessate, appare tutt'altro che tranquillizzante.


9 scuole non potranno riaprire

Nove sono le scuole della città dichiarate inagibili. Con il plesso Pythagoras, già chiuso dallo scorso anno per approfondimenti che hanno confermato le criticità, e la scuola primaria di Condera, già sottoposta a verifica nel 2023, e dove a breve saranno avviati i lavori di adeguamento e ristrutturazione, anche altre sette. Ecco quali: Galluppi, Vitrioli, Dante Alighieri Catona (secondaria di primo grado), distaccamento Dante Alighieri Catona, Klearcos Archi, Melissari Tremulini, Frangipane edificio Nord.

«Su sei di queste nove scuole - prosegue il sindaco Giuseppe Falcomatà - la situazione è stata già risolta attraverso la soluzione interna o su altri istituti limitrofi, con l'obiettivo di garantire la territorialità perché trattasi di scuole elementari e scuole medie. Per tre di questi plessi, invece, non siamo riusciti ancora ad organizzarci internamente e sono in corso delle interlocuzioni con altre istituzioni per verificare la disponibilità di locali idonei ad ospitare le classi».

Resta il dato di un numero ancora imprecisato di classi che oggi non hanno una scuola alla quale tornare. Rispetto agli oltre trecento del plesso Pythagoras che poi hanno trascorso l'anno scolastico nel plesso Larizza - Scopelliti dell'istituto comprensivo Alvaro-Larizza-Scopelliti, saranno di più. Un ritardo che dalla consegna dei dati (anche parziali) al Comune ricade sulla comunicazione ai dirigenti e sulla risoluzione delle numerose e complesse questioni logistiche e organizzative.

Inibito l'accesso ai locali

Intanto da oggi già inibito l'accesso nei locali. «Nelle more di ulteriori ed approfondite valutazioni in merito ai provvedimenti da adottare per consentire l'avvio dell'anno scolastico 2024/2025 in condizioni di sicurezza, si rappresenta la necessità, con decorrenza immediata ed in via prudenziale, di inibire l'accesso a tutti i locali dei plessi in questione, pur garantendo apertura e chiusura degli stessi in ragione dei necessari sopralluoghi che lo scrivente ufficio dovrà porre in essere nei prossimi giorni». Si legge nella missiva inviata ai dirigenti e sottoscritta dalla dirigente di settore, Daniela Gerolama Roschetti.

Ai dirigenti la valutazione di nuovi spazi

Una missiva che non rassicura i dirigenti circa soluzioni già trovate dal Comune ma che invece, chiede, agli stessi valutazioni immediate e a ridosso dell'inizio dell'anno scolastico.

«Si chiede a tutti gli Istituti in indirizzo di voler valutare, a stretto giro, la possibilità di riorganizzare gli spazi a propria disposizione, provvedendo a redistribuire le classi attualmente ospitate nei summenzionati plessi e ad indicare allo scrivente ufficio ove dette classi andrebbero, in caso, trasferite». Ci sono dunque tutti i presupposti per una serie di disagi per studentesse e studenti in città e per le loro famiglie e problematiche per risolvere le quali potrebbero non bastare poco più due settimane.

L'appello della Uil Scuola Rua

«Siamo sempre più preoccupati per la situazione delle scuole nella città di Reggio Calabria. Nei giorni scorsi avevamo lanciato un allarme che oggi si è rivelato fondato. Nove sono ad oggi i plessi inagibili che non riapriranno più, con la conseguenza di molte classi che resteranno senza scuola. Questo mentre l’inizio delle lezioni fissato al 16 settembre è ormai vicino.

Auspichiamo vivamente che l’amministrazione comunale di Reggio Calabria adotti soluzioni adeguate e tempestive per garantire l’inizio scolastico dell’anno in sicurezza per studenti e per tutto il personale. Certamente i dirigenti non possono essere lasciati soli soprattutto in questo momento, con la prima campanella ormai alle porte». Così conclude Luca Scrivano segretario territoriale Uil Scuola Rua Reggio Calabria.

 

 

Giornalista
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