Sono almeno nove, assicurano dei cittadini, i cani morti avvelenati a Verbicaro qualche giorno fa. Una mattanza vera e propria che in questo territorio non conosce sosta e che avviene a cadenza regolare, tanto che il numero di quattro zampe uccisi negli ultimi tempi da mano ignota, starebbe velocemente raggiungendo la soglia dei cento.

«Penso che dopo diversi casi di questo tipo che si ripetono costantemente ogni anno - scrive un giovane molto provato - è arrivato il momento di mettere fine a questo ingiusto massacro. Voglio che tutti sappiano quello che accade qui, l’inciviltà di queste persone ha superato ogni limite... adesso basta!».

La reazione degli ambientalisti

Gli attivisti di Italia Nostra della sezione alto Tirreno cosentino sono già scesi in campo a favore degli animali e hanno già deciso il da farsi per provare ad arginare il dilagante fenomeno. «Il prossimo 4 novembre, per le ore 18, convocheremo una assemblea popolare presso la sede verbicarese del centro di eduzione ambientale - fa sapere il dirigente Carmine Dito -. L'intento è quello del richiamo alla coscienza civica, affinché le persone possano ancora meravigliarsi di fronte a simili episodi e reagire».

Secondo il 46enne, recentemente vittima di una intimidazione probabilmente legata alla sua incessante attività di tutela dell'ambiente, martedì scorso a Verbicaro si sarebbero viste delle «scene davvero drammatiche, in cui la gente andava al mercato, faceva tranquillamente gli acquisti, mentre una cagnolina agonizzava vicino a una delle tante bancarelle. Questa indifferenza non è più tollerabile»

Un triste record

Nel giorno in cui gli attivisti di Italia Nostra parleranno ai cittadini, verrà reso pubblico un elenco con i nomi di quasi cento cani avvelenati a Verbicaro negli ultimi sette anni. «Penso sia un record  ha detto Dito -, un triste record».