L’attentato terroristico colpi la base Maestrale e provocò la morte di 28 persone, tra cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili) e 9 cittadini iracheni
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12 novembre 2003-12 novembre 2024: ventuno anni fa la strage di Nassiriya con cerimonie di ricordo da parte dell’Arma dei Carabinieri nella Locride, a Palmi e Locri. Un anniversario che vuole confermare «la tutela della Pace, quale primario valore che trascende l’ordinamento nazionale, ha visto attivamente impegnate le nostre Forze Armate in innumerevoli scenari, su tutto lo scacchiere internazionale. La difesa di un tale valore rappresenta, oggi, una esigenza quanto mai attuale».
«L’impegno profuso ha, purtroppo, nel tempo, determinato anche la “perdita” di nostri militari caduti su vari fronti. Uno degli eventi più tragici, è accaduto il 12 novembre 2003, nel corso della missione “Antica Babilonia” in Iraq. L’efferato e vile attentato terroristico compiuto a Nassirya provocò – scrive l’Arma dei Carbinieri - la morte di 28 persone, tra cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili) e 9 iracheni. L’attentato terroristico colpì, in particolare, la base italiana dei Carabinieri “Maestrale” a Nassiriya, causando una delle più gravi perdite, in teatro estero, dalla seconda Guerra mondiale ad oggi, segnando profondamente lo spirito e l’animo di tutta l’opinione pubblica italiana». Continua a leggere su IlReggino.it