VIDEO | Il segretario provinciale della Fimmg denuncia confusione e disorganizzazione, evidenziando anche disagi per pazienti fragili dirottati in altre province: «Così la campagna vaccinale non va, affidatela a noi medici di base»
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A Crotone la campagna vaccinale anti-Covid prosegue ma non decolla: sono quasi terminate le somministrazioni sugli anziani over 80, ma – ci spiega Giuseppe Varrina, segretario provinciale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale - quelli non autosufficienti, che necessitano di ricevere il siero a domicilio starebbero ancora aspettando.
Anziani non autosufficienti in attesa di vaccino
Eppure, i medici di medicina generale, gli elenchi con i nominativi, li hanno trasmessi da tempo all’Asp: «Parliamo di anziani che non possono muoversi da casa per raggiungere i centri vaccinali. È un problema di organizzazione, tocca all’Azienda Sanitaria Provinciale provvedere» aggiunge Varrina, che tra i suoi assistiti annovera una decina di pazienti in attesa del vaccino a domicilio: «Se mi danno i vaccini, vado io».
La piattaforma che non funziona a dovere
A patire disagi anche i soggetti fragili. Il suo telefono squilla spesso: «Chiamano in continuazione, qualcuno si presenta in studio perché hanno difficoltà a utilizzare la piattaforma per le prenotazioni». Varrina conferma che il portale di Poste Italiane non riconosce diverse patologie, ma non solo: «Al di là di Crotone, con i suo punti vaccinali, ci sono Mesoraca e Cirò Marina, ma tutti gli altri centri della provincia non li riconosce. L’altro giorno mi ha chiamato un collega di Isola di Capo Rizzuto per dirmi che il portale aveva dirottato un suo paziente a Lamezia Terme, mentre un altro era stato prenotato in provincia di Reggio Calabria».
«Affidateci la campagna vaccinale»
«Parliamo di soggetti fragili che hanno già difficoltà a raggiungere Crotone dai piccoli comuni, figuriamoci spostarsi in altre zone della regione. Così comincia a essere un problema la vaccinazione» osserva ancora Varrina.
La campagna vaccinale, insomma, viaggia tutt’altro che spedita: «Vedo ancora confusione, disordine, incertezza e poca programmazione. Se noi vogliamo raggiungere traguardi importanti, la campagna vaccinale va affidata ai medici di base: non solo conosciamo a fondo i nostri pazienti, ma vantiamo una significativa esperienza sulle vaccinazioni».