Via libera alla somministrazione del vaccino anti Covid da parte dei farmacisti. L’accordo è stato firmato oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza, con Regioni, Federfarma e Assofarm. I professionisti dovranno essere formati tramite uno specifico corso e potranno vaccinare tutti ad eccezione dei soggetti ad «estrema vulnerabilità o con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave/anafilattica».

L’accordo prevede altresì che prenotazioni e somministrazioni nelle farmacie avvengano «secondo i programmi di individuazione della popolazione target previamente definiti dalle autorità e seguendo i criteri di priorità».

Inoltre, «in ogni farmacia con dipendenti è presente un addetto al primo soccorso, opportunamente formato secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale 15 luglio 2003». Spetterà alle Aziende sanitarie locali territorialmente competenti l’onere della distribuzione delle dosi vaccinali alle farmacie aderenti alla campagna vaccinale, per la successiva inoculazione a favore della popolazione.

Sei euro per ogni dose

È riconosciuta alle farmacie una remunerazione pari a 6 euro per ogni dose inoculata. È demandato ad appositi accordi con le Regioni e le Province autonome il riconoscimento, a favore delle farmacie, di eventuali ulteriori oneri relativi alle funzioni organizzative, al rimborso dei dispositivi di protezione e dei materiali di consumo, e di eventuali incentivi per il raggiungimento dei target vaccinali stabiliti dalle Amministrazioni territoriali. Lo prevede l’Accordo quadro tra governo, regioni-ppaa, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti SarsCov2.

Caratteristiche richieste per i locali

L’accordo quadro tra governo, regioni-ppaa, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti SarsCov2 prevede anche le caratteristiche dei locali con precise indicazioni. Per farmacie fino a quaranta metri quadrati, si prevede l’ingresso di una persona alla volta da sottoporre a vaccinazione, oltre a un massimo di due operatori. Per dimensioni superiori a quaranta metri quadrati, si prevede un accesso regolamentato differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. Nelle farmacie devono essere presenti soluzioni per l’igiene delle mani e indicazioni per il distanziamento fisico. È previsto anche il requisito della adeguatezza nei locali della farmacia delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti e il mantenimento di adeguati livelli di filtrazione degli impianti di areazione. Nell’accordo si indica l’esecuzione del vaccino in ambiente dedicato o separato dal locale di vendita o, in alternativa, a Farmacia chiusa o con altre modalità che garantiscono la riservatezza e la sicurezza necessarie.

118 in caso reazioni e adrenalina

Il paziente dovrà sostare in area monitoraggio della farmacia per i 15 min dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid: il farmacista sorveglierà e fornirà un supporto di emergenza in caso di reazione anafilattica dovuta alla vaccinazione, avvisando immediatamente il numero di pronto soccorso 118. In caso di comparsa di orticaria, problema respiratorio o emodinamico il farmacista avvisa immediatamente il 118 e posiziona il paziente nella posizione più confortevole. Se necessario, in caso di grave anafilassi con pericolo di vita, il farmacista somministrerà adrenalina intramuscolo. Lo prevede l’accordo quadro siglato oggi.

Il farmacista è inoltre tenuto a inserire nel sistema informatico i dati relativi alla vaccinazione del soggetto e fornisce l’attestazione di avvenuta vaccinazione. Allo scopo di assicurare la tracciabilità del vaccino, il farmacista inserirà dunque nel sistema informatico, mediante le proprie credenziali, tutti i dati richiesti dalla procedura informatica per tracciare l’avvenuta vaccinazione. Il completamento delle operazioni informatiche consentirà la stampa dell’attestazione della vaccinazione, da consegnare al cittadino.