La consegna del martedì lascia l'amaro in bocca. Alla farmacia dell'Annunziata dove i vaccini vengono stoccati per poi essere distribuiti nella provincia di Cosenza in base alle esigenze, sono arrivati appena cinque vassoi del prodotto Pfizer. Uno destinato alle esigenze dell'Azienda Ospedaliera. Gli altri quattro all'Asp per le vaccinazioni sul territorio. Ogni vassoio contiene 195 fialoidi. Per ciascun fialoide si ricavano sei dosi.

Campagna rallentata

Si fa presto a fare i conti: la disponibilità dell'Asp è di 4.680 somministrazioni. Una miseria per un territorio, quello della provincia bruzia, più vasto dell'intera Liguria e dove l'organizzazione messa a punto negli ultimi giorni, potrebbe consentire di procedere ad un ritmo di almeno 15mila iniezioni settimanali. Del vaccino Moderna, inizialmente utilizzato nel Distretto dell'Esaro-Pollino, non vi è più alcuna traccia mentre migliaia di confezioni di Astrazeneca rimangono per adesso nel limbo della sospensione decretata dall'Aifa.

Stop alle categorie prioritarie

In sostanza, le attuali condizioni non consentono di proseguire con il trattamento a beneficio del personale scolastico e delle altre categorie individuate come prioritarie, le quali proprio da oggi avrebbero potuto prenotarsi utilizzando la piattaforma di Poste Italiane, perché a queste fasce l'Asp aveva destinato appunto l'Astrazeneca. Né si può andare avanti spediti con gli ottuagenari ed i pazienti fragili perché le dosi sono scarse e bisogna accantonare quelle del richiamo.

Appuntamenti saltati

Saltati gli appuntamenti già programmati a Spezzano della Sila e a Piano Lago di Mangone mentre sono fruiti appena 130 vaccini a San Giovanni in Fiore e 250 a Casali del Manco.