A Melito Porto Salvo risulta un alto numero di persone vaccinate che hanno più di 80 anni ma, siccome né le linee guida nazionali né il recente Piano regionale prevedono che si possano immunizzare già da adesso gli anziani, rimangono forti sospetti sulla campagna promossa al Tiberio Evoli. «No, non abbiamo vaccinato anziani per ora», smentisce il direttore sanitario Giuseppe Zuccarelli. Eppure negli elenchi si fa riferimento a questa fascia d'età, fino a 90 anni, i cui appartenenti sono stati vaccinati in diversi dei 20 Centri regionali.

Non a caso è partita anche in Calabria una indagine dei carabinieri dei Nas, ovunque stanno fioccando gli esposti che denunciano sospetti favoritismi e anche la parlamentare di Fratelli d'Italia, Wanda Ferro, ha presentato una interrogazione al ministro Speranza. «La cosa è troppo complicata da spiegare al telefono», prosegue Zuccarelli che sembra ammettere che la vaccinazione di ottuagenari possa esserci stata. Il Piano vaccinale, però, parla chiaro: in questi giorni non bastava essere medici o infermiere, per essere vaccinati anche allo scopo di sensibilizzare, serviva essere in trincea nella cura, per evitare di infettare e infettarsi. Il documento varato dal commissario Longo parla espressamente di «operatori sanitari in prima linea», e Zuccarelli - che stamattina non era in ospedale ma ha detto di trovarsi negli uffici dell'Asp a Reggio Calabria - ha accettato di spiegare tutto: «vediamoci lundì alle 9.30».

Rimane un po' caotica la situazione visto che a Melito Porto Salvo non sanno se il loro medico di famiglia è vaccinato oppure no e, allingresso dell'ospedale, un'impiegata sembra smentire che tutto il personale attivo - realmente «in prima linea» - possa essere stato già vaccinato. Se qualcuno dovesse presentarsi poi fingendo di essere un barista raccomandanto che chiede di essere vannicato, nessuno lo allontana anzi...