Nota di biasimo del primo cittadino del comune Cosentino nei confronti di chi ha sollevato dubbi sulle procedure di somministrazione agli over 80. Ma non risponde alle domande dei consiglieri di opposizione
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Circolano strane voci da qualche giorno nel borgo di San Fili, circa presunte irregolarità commesse nella somministrazione del vaccino agli over 80. Sussurri amplificati e resi pubblici dai tre consiglieri comunali di opposizione Andrea Perrone, Danilo Mazzulla e Ivan Iantorno, del gruppo Evoluzione Civica.
Le richieste della minoranza
Al primo cittadino Linda Cribari hanno chiesto di sapere se risponda al vero che, a margine della meritoria attività di coordinamento della campagna di prevenzione per gli anziani, condotta in sinergia con il distretto dell'Azienda Sanitaria guidato dall'ex sindaco Ottorino Zuccarelli, alcune dosi siano state iniettate anche a soggetti non rientranti nelle categorie con priorità, segnatamente alcuni consiglieri di maggioranza.
Macchina del fango
A queste congetture, Linda Cribari risponde a tono e all'unisono con il gruppo che la sostiene. In una nota stampa parla di «inaccettabile campagna denigratoria finalizzata a diffondere un clima di allarmismo, paura e sfiducia nei confronti delle istituzioni». Insomma una macchina del fango messa in piedi mentre «l’Amministrazione - prosegue il comunicato - avviava con serietà e prontezza la campagna di immunizzazione, di concerto con gli uffici Asp competenti, spendendosi personalmente nell’organizzazione logistica dell’iniziativa, dalla sanificazione dello stabile all’accoglienza degli anziani, ai chiarimenti nella compilazione dei moduli».
Interrogativo senza risposta
Tutto bellissimo e meritorio. Ma rimane senza risposta il quesito posto dagli esponenti di Evoluzione Civica. La sindaca si limita a ricordare «che le concrete modalità e i tempi di somministrazione dei vaccini, nonché dell’eventuale surplus delle dosi, ivi compresa la valutazione circa la inoculazione a soggetti diversi dalle categorie prioritarie, è di esclusiva spettanza del personale medico e non riconducibile a decisioni del sindaco e dei consiglieri di maggioranza» scaricando evidentemente sui sanitari eventuali responsabilità.
Denunce a go go
«Va da sé che l’Amministrazione comunale - si conclude la nota - adirà le competenti autorità, sia in sede civile che in sede penale, per denunciare quanti hanno in questi giorni reso dichiarazioni diffamatorie e lesive della immagine dell’Amministrazione e della comunità sanfilese».