La guardia di finanza ha sequestrato questa mattina beni per 250mila euro a Giuseppe Donato. Secondo l'accusa si sarebbe reso anche protagonista di una serie di estorsioni in danno di un imprenditore
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Estorsione, usura e autoriciclaggio. Sono queste le accuse mosse dal nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro nei confronti di Giuseppe Donato, 64enne di Chiaravalle Centrale ex dipedente dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, che ha portato questa mattina all'esecuzione di un decreto di sequestro preventivo del valore di 250mila euro.
Le indagini
Le indagini erano state condotte nel 2020 dalla compagnia dei carabinieri di Soverato, a seguito della denuncia di un imprenditore vessato dai tassi usurai imposti sui prestiti di denaro. Ad esempio, a fronte del prestito di una somma di denaro di 5mila euro Giuseppe Donato si faceva promettere e poi dare dalla vittima interessi pari al tasso mensile del 10% sul capitale. Inoltre, in caso di ritardo nel pagamento delle rate di interessi si sarebbe fatto corrispondere somme tra 50 e 200 euro.
Gli amici di Guardavalle
Secondo gli investigatori, il danno cagionato sarebbe stato di rilevante entità poiché la vittima avrebbe corrisposto, a fronte di un prestito di 5mila euro, la somma complessiva di 25mila euro nonchè a titolo di pegno un gruppo motore del valore di mille euro oltre ad assegni bancari. Per ottenere il versamento delle somme di denaro - secondo la ricostruzione della Procura - avrebbe poi minacciato anche la famiglia della vittima «facendo riferimento all'aiuto violento che in proposito gli avrebbero fornito "gli amici di Guardavalle"».
La pistola beretta
Ma le vittime sarebbero state almeno altre due, a cui venivano applicati gli stessi tassi usurai del 10%. Il denaro così ottenuto sarebbero stati impiegati in operazioni finanziarie e speculative. All'esito delle indagini Giuseppe Donato è stato anche trovato in possesso di una pistola Beretta completa di caricatore e pronta all'uso all'interno di un cassetto privo di chiave nella camera da letto della sua abitazione.
Il sequestro
Questa mattina il Gip del Tribunale di Catanzaro, Paola Ciriaco - su richiesta del sostituto procuratore Domenico Assuma e del procuratore aggiunto, Giulia Pantano - ha così disposto il sequestro preventivo di 250mila euro. «I flussi reddituali e finanziari di Giuseppe Donato - si legge nel provvedimento - sono stati aggregati a quelli dei componenti del nucleo familiare. Gli accertamenti svolti hanno consentito di appurare che la posizione dell'indagato è da ritenersi nel corso degli anni sperequata». Accolta la richieste della Procura «sussistendo l'evidente sproporzione di valore rispetto ai redditi dichiarati, sufficiente a dichiarare la presunzione di illecita accumulazione patrimoniale».