Sono stati tutti assolti perché il fatto non costituisce reato. Si chiude così, dopo 3 anni, la vicenda processuale di otto tra ex dirigenti e dirigenti della Banca credito cooperativo di Cittanova, accusati di avere applicato tassi usurari ad alcuni imprenditori agricoli. La sentenza è stata emessa dal collegio del tribunale di Palmi che ha accolto la richiesta del pubblico ministero e del collegio difensivo. Gli 8 imputati erano finiti nell’inchiesta della procura palmese nel 2019, mentre l’anno successivo erano stati rinviati a giudizio dal gup di Palmi.

Gli imputati assolti sono Carmelo Carbone, Francesco Morano, Antonio Caricola, Rocco De Masi, Rocco Rao, Antonio Sergi, Antonio Spagnolo Muratori, Alessandro Terranova.

L’unico che aveva scelto il rito abbreviato è Massimo Accurso, ex dirigente della Bcc di Cittanova difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Giovanni Piccolo, assolto all’epoca dal giudice per l’udienza preliminare.

Secondo l’imputazione, che era stata formulata dalla procura di Palmi tutti, nell’esercizio dell’attività bancaria e di intermediazione finanziaria, si facevano promettere da Giacomo Luccisano, Rosa Pentimalli, e da Michele e Antonio Luccisano, obbligati in solido, tutti costituiti parte civile nel procedimento, interessi usurari, poi in parte corrisposti, attraverso la stipulazione di un contratto di finanziamento di mutuo fondiario, negoziato in data 23 maggio 2002.

Un finanziamento concordato di 880mila euro al quale sarebbero stato applicato un tasso di interessi annuo pari al 6.050% e tasso di mora pari al 3% in più del tasso contrattuale in vigore al momento della mora.

Un’accusa che non avrebbe retto alla prova del dibattimento, tanto che la stessa procura alla fine ha deciso di chiedere l’assoluzione per gli 8 imputati.

Il collegio difensivo è formato dagli avvocati Guido Contestabile, Danilo Femia, Leonardo Iamundo, Rosario Casella, Lida Cavaliere, Davide Vigna.