Un raid incendiario in grande stile. Che ha previsto l’utilizzo di un pesante mezzo meccanico per sfondare l’ingresso del magazzino obiettivo dell’attacco. È quanto accaduto la notte scorsa in località Bondì di Soriano, dove un deposito di mezzi e attrezzature agricole di circa 400 metri quadri, di proprietà di Bruno Tassone, 74 anni, imprenditore originario di Sorianello ma residente a Vibo Valentia, è stato completamente distrutto da un rogo che ha incenerito trattori e altri mezzi, causando ingentissimi danni anche alla struttura in cemento armato che è stata dichiarata inagibile in seguito all’intervento dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Vibo. Intervento avvenuto intorno alle 8.10 di questa mattina, quando ormai l’incendio aveva distrutto buona parte dei mezzi e delle attrezzature presenti all’interno del capannone.

A testimoniare la determinazione con la quale il commando ha sferrato il raid al magazzino di Tassone, anche la circostanza che ha visto un furgone, che si trovava parcheggiato di fronte all’ingresso della struttura, letteralmente sventrato dal mezzo meccanico utilizzato come ariete (presumibilmente un escavatore) e spazzato via senza troppi complimenti per farsi strada verso il vero obiettivo. Le indagini, avviate dai carabinieri della Stazione di Soriano, agli ordini del maresciallo Barbaro Sciacca, privilegiano evidentemente la pista del racket delle estorsioni.