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Attentato alla sicurezza dei trasporti e anche violazione del Codice della navigazione. E’ questo il capo d’imputazione a carico di un uomo decollato da Lamezia Terme e diretto a Roma per avere utilizzato il cellulare al momento della partenza e durante il rullaggio dell’aereo.
A raccontare l’episodio è il Messaggero Veneto. I fatti sarebbero accaduti circa sei mesi fa, ma solo pochi giorni addietro l’uomo si è visto notificare da parte della Procura di Lamezia Terme l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Secondo quanto emergerebbe dai verbali di polizia il 46nne friulano avrebbe utilizzato il telefono al momento della partenza e sarebbe stato segnalato allo steward da un vicino di posto. Dopo il richiamo, l’uomo spegne il telefono ma lo riaccende quando il velivolo è atterrato ma è ancora in movimento. Ancora una volta il vicino di viaggio lo richiama a chiudere il telefono. E’ qui, secondo il racconto del Messaggero Veneto, che tra i due parte un diverbio che si conclude con una testata al volto del 46enne friulano che finirà in ospedale con sette giorni di prognosi. Immediato il blocco delle operazioni di sbarco da parte del pilota che poi agli agenti della Polfer confermerà l’assoluto divieto di tenere accesi gli apparati cellulari in fase di decollo e di atterraggio per il pericolo che interferiscano con apparecchi radio.
Da qui per il friulano la doppia imputazione di attentato alla sicurezza dei trasporti e anche di violazione del Codice della navigazione. Per il solerte passeggero, invece, è scattata una denuncia per lesioni personali.