Il cordoglio dei vertici dell'organizzazione e di tutti i volontari per la morte del presidente, avvenuta ieri sera dopo dieci giorni di lotta contro il Covid. «È stato una guida sicura, un esempio di abnegazione e costanza»
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Unicef Italia in lutto per la scomparsa del suo presidente Francesco Samengo, spentosi ieri sera all'ospedale Spallanzani a Roma dopo dieci giorni di lotta contro il coronavirus.
«Con profonda tristezza l’Unicef Italia saluta l’amato Presidente Francesco Samengo», si legge in una nota della Fondazione. «È stato per tutti una guida sicura, un esempio di abnegazione e instancabile costanza, uno sprone a dare sempre il meglio di noi nel perseguire la causa dei diritti dei bambini in Italia e nel mondo».
«In prima linea nella difesa dei diritti dei bambini e dei giovani in Italia e nel mondo, Francesco Samengo si è sempre distinto per l’enorme sensibilità e la ferma convinzione che realizzare un mondo migliore significhi innanzitutto prendersi cura dei più vulnerabili e indifesi, in particolare i bambini, senza lasciare indietro nessuno. Nei due anni del suo incarico ha guidato l’organizzazione con grande impegno, passione e un’incessante dedizione».
«La Vice Presidente Carmela Pace, il Consiglio Direttivo, il Direttore Generale Paolo Rozera, i Presidenti Regionali e Provinciali, i volontari Unicef e tutto lo staff si stringono con dolore e con affetto alla sua famiglia, fiduciosi che nella forza del suo esempio troverà il conforto per affrontare questa grande perdita».
Presidente dell’Unicef Italia dal 2018, Samengo è stato volontario dell'organizzazione per oltre venti anni, poi componente del Consiglio Direttivo e dal 2001 Presidente del Comitato Regionale della Calabria. Nato a Cassano Jonio, viveva da molti anni a Roma. Laureato in Economia e Commercio, iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e dei Revisori Contabili, ha ricoperto importanti ruoli manageriali ed apicali in numerose aziende pubbliche.