Il rinvio al 15 settembre dell'ennesima udienza nell'ambito dell'inchiesta bis su Unabomber ha fatto scattare all'udienza di ieri la prescrizione per tutti gli attentati del 2005, l'ultimo dei quali risalente al 9 luglio.
Spazzate via, dunque, anche le possibilità di risarcimento per le vittime, tranne una, un infermiere di Mestre, all'epoca di 28 anni. Lo riporta il Messaggero Veneto oggi in edicola.
L'infermiere fu ferito nell'ultimo attentato con conseguenze per le persone: quello del 6 maggio 2006 a Porto Santa Margherita, Caorle, quando deflagrò un ordigno nascosto sotto il tappo di una bottiglia contenente un messaggio.

Gli altri reati si prescrivono decorsi 20 anni, riporta il MV, per il quale nemmeno quest'ultima vittima sarà risarcita poiché il 6 maggio 2026 cadrà in prescrizione anche quel caso. Intanto, si attende entro il 24 maggio la perizia dei consulenti Giampietro Lago, ex comandante del Ris di Parma, ed Elena Pilli, l'esperta del caso Yara Gambirasio.
La vicenda Unabomber si racchiude in 29 attentati e nessun colpevole.