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Una fiaccolata in ricordo di Antonella Tripodi, la giovane donna e madre che ha perso la vita sulla Ss 106 Ionica, nel tratto di Condofuri Marina, in provincia di Reggio Calabria. La manifestazione è stata organizzata sabato scorso dall’associazione “Basta vittime sulla strada statale 106”, che da tempo si batte per l’ammodernamento e la sicurezza di questa importante arteria calabrese.
«Prima della fiaccolata - si legge in una nota - presidente dell’associazione, Fabio Pugliese, insieme a Carmelo Fedele dell’associazione “Amici di Raffaele Caserta” di Melito di Porto Salvo, hanno voluto incontrare i sindaci dell’area Grecanica a cui è stato chiesto un maggiore impegno nella promozione della sicurezza stradale, nella richiesta di interventi di messa in sicurezza e, soprattutto, nella promozione di un tavolo comune per la identificazione di una ipotesi di tracciato condiviso per l’ammodernamento della S.S.106 tra Reggio Calabria e Locri».
«Lungo la 106 - ha dichiarato Pugliese - c’è un filo drammatico che lega tutte le comunità da Cosenza fino a Reggio Calabria: nessuno degli abitanti della ionica può dire di non aver perso sulla “strada della morte” almeno un congiunto, un parente o un amico. Siamo uniti dallo stesso e identico problema e viviamo da sempre lo stesso medesimo dolore».
Secondo il presidente dell’associazione, la misura è ormai colma. «Resto fiducioso che molte promesse possano essere mantenute - ha concluso Pugliese -, ma se così non sarà credo e sono convinto che mai come questa volta le forze politiche che potevano e non hanno fatto nulla subiranno una lezione esemplare dai cittadini». Un anatema, il suo, che in un periodo di campagna elettorale come quello attuale metterà sicuramente in allarme più di qualcuno.