VIDEO | Consegnato al reparto speciale dell’Arma il nuovo velivolo costruito dalla Leonardo a supporto delle missioni operative su tutto il territorio calabrese. Stamane la cerimonia inaugurale alla presenza delle massime autorità nella base del 14° Battaglione Calabria
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L’ottavo Nucleo elicotteri dei carabinieri entra in una nuova era tecnologica. Una svolta epocale: così è stata definita la consegna del nuovo elicottero AW169 nella base del reparto speciale sita nella sede del 14° Battaglione Calabria, a Vibo Valentia.
Si tratta di un bimotore multiruolo di ultima generazione, prodotto dalla Leonardo, che andrà a sostituire l’Augusta Westland 412, dopo oltre trent’anni di onorata carriera. Un gioiello da 12 milioni di euro, fornito di apparati tecnologici avanzati, per una maggiore efficienza e sicurezza operativa, che sarà impiegato al servizio delle missioni di tutti i reparti dell’Arma, soprattutto di quelle dello Squadrone eliportato cacciatori Calabria.
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Il capitano Alfonso Viscione, comandante dell’ottavo elinucleo, ha definito quella di oggi una «giornata storica per il Nucleo, che passa dalla storia fatta dal AW412 alla modernità rappresentata dall’AW169. È il passaggio al futuro grazie ad un elicottero dall’avionica all’avanguardia a tutto vantaggio della sicurezza operativa di piloti e specialisti. Siamo di fronte ad un elicottero - ha rimarcato - molto versatile, specie grazie al carrello a pattino fisso che permette di lavorare in zone impervie a supporto di reparti speciali quali lo Squadrone Cacciatori con cui - ha sottolineato - c’è un’ottima intesa così come per tutti i reparti della regione».
Nello specifico, il riferimento è a missioni di trasporto, supporto all’Arma territoriale e alla Forestale, ricerca e soccorso di persone disperse in mare o su terraferma, monitoraggio di obiettivi sensibili e quant’altro.
Dunque, un mezzo all’avanguardia a disposizione di un reparto d’élite. Per tenerlo a battesimo si sono scomodate le massime autorità militari, civili e religiose. Presenti tutti i vertici territoriali dell’Arma, a cominciare dal generale di divisione Pietro Salsano, comandante della Legione carabinieri Calabria. Poi il vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro, che ha impartito la benedizione di rito. Quindi il prefetto e il questore di Vibo, Paolo Giovanni Grieco e Cristiano Tatarelli, e il procuratore della Repubblica Camillo Falvo.
Per quest’ultimo, il velivolo sarà un alleato in più per il contrasto ai reati diffusi sul territorio, specie a quelli ambientali. «Il Nucleo elicotteri è il fiore all’occhiello di tutta l’attività dei carabinieri sul territorio - ha commentato Falvo -. Noi l’abbiamo utilizzato, oltre che per la ricerca dei latitanti, soprattutto per il contrasto ai reati ambientali. Per noi sarà sempre un supporto indispensabile per proseguire in questa attività unitamente a tutti i reparti speciali che si occupano di ambiente. L’obiettivo è continuare nell’attività di tutela che abbiamo iniziato ormai quattro anni fa. Abbiamo individuato i principali obiettivi, i primi risultati si sono visti, ma è un’attività che deve proseguire anche e soprattutto con le strumentazioni di ultimissima generazione che sono indispensabili più che mai».