VIDEO | Il bimbo vive nella Riviera dei Cedri e deve affrontare lunghi viaggi per sottoporsi a continui controlli medici. L'emozione di mamma Francesca che ha ringraziato gli organizzatori
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Una partita di calcio per aiutare e stringersi attorno al piccolo Anthony e alla sua famiglia, che nelle prossime settimane dovranno affrontare costosissime cure mediche. È la lodevole iniziativa andata in scena sabato scorso nello stadio Mario Tedesco di Praia a Mare, tra l'asd Praiatortora e l'F.C. Maratea. Nonostante i tempi ristretti, gli organizzatori dell'evento hanno convinto le due squadre a scendere in campo e giocare sotto il sole cocente, attirando un buon numero di spettatori sugli spalti. Presenti anche i dirigenti sportivi di entrambe le formazioni, che si sono detti orgogliosi di poter dare un piccolo contributo alla causa, sia dal punto di vista della sensibilizzazione, sia da un punto di vista economico. Tutte e due le squadre, infatti, hanno devoluto dei fondi per le cure mediche del bimbo esattamente come le persone presenti in tribuna. È stato proprio il piccolo Anthony a dare il primo calcio al pallone e dare il via al match.
L'emozione di mamma Francesca
Tra gli spettatori della partita c'era anche la sua mamma, che sta lottando come una leonessa per garantire al piccolo un futuro dignitoso. «È un'emozione grande vedere che tutta questa gente ha preso a cuore la nostra battaglia». Alla partita si è arrivati dopo mesi di appelli sui social, puntualmente raccolti anche dalla nostra emittente, e una raccolta fondi già avviata sulla piattaforma GoFundMe. «Quando mi hanno chiamato per avvisarmi che avrebbero organizzato una partita - ha detto ancora Francesca -, ho pianto tanto». A telefonarla è stata una degli organizzatori, Ylenia Iorio, nota artista del posto, che non è nuova a iniziative benefiche.
Il calvario del piccolo Anthony
L'obiettivo della raccolta fondi è arrivare a 30mila euro. Tanto servirebbe alla famiglia del piccolo per affrontare i prossimi mesi in serenità, almeno dal punto di vista economico. Anthony, che ha solo quattro anni, ha già passato diverse ore in sala operatoria e attualmente passa molti giorni alla settimana in ospedale per sottoporsi a continui controlli. Oltre alla ipospadia severa complessa, già acclarata, i medici stanno cercando, non senza difficoltà, di diagnosticare altre possibili patologie, tra cui la sindrome di Prider Willi. Per questo motivo, il piccolo fa la spola tra la Calabria, dove vive, e la Liguria, dove si reca spesso a visita. I continui spostamenti impediscono ai suoi genitori di avere un lavoro fisso e pertanto, con altri due figli da crescere, ai problemi di salute ben presto si sono aggiunti quelli economici. Ma mamma Francesca non ha nessuna intenzione di darla vinta alla sorte e il suo grido d'aiuto ha scosso la Calabria ed è arrivato fino alla Basilicata. Oltre alla città di Maratea, anche la città di Lagonegro ha risposto alla chiamata. I cittadini, rappresentati dalla consigliera comunale, Concetta Iannibelli, hanno inviato al piccolo Anthony un'ondata di solidarietà e una busta bianca consegnata direttamente nelle mani di mamma Francesca.