Iniziativa pubblica organizzata dall'Usb per ricordare il migrante e attivista del sindacato ucciso a San Calogero il 2 giugno del 2018
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Nel giorno del primo anniversario della morte l’Unione sindacale di base non dimentica Soumaila Sacko, il giovane maliano ucciso il 2 giugno dell’anno scorso, con due colpi alla testa, mentre si trovava nell’area dell’ex fornace di località “La tranquilla” a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia. Soumaila Sacko era un attivista del sindacato e da oggi lo Sportello dei diritti rivolto, ai tantissimi migranti presenti a San Ferdinando e in generale in tutta la Piana, porterà il suo nome. Situato all’interno del comune lo sportello è finalizzato ad aiutare i migranti per tutte le pratiche e le informazioni relative al mondo della lavoro, dell’istruzione, della famiglia, con lo scopo di tutelari e affiancarli in qualsiasi tipo di percorso burocratico e giuridico.
«L’intitolazione alla sua memoria - ha dichiarato Giuseppe Marra dell’Usb calabrese, non è casuale. Vogliamo infatti, continuare quel lavoro che proprio con lui svolgevamo sul territorio e soprattutto vogliamo non far dimenticare il suo barbaro assassino». Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche il primo cittadino sanferdinandese Andrea Tripodi il quale ha affermato che «oggi Soumaila Sacko riposa nella sua terra, lontano da questa terra che non ha saputo dargli ascolto, che non ha saputo aprirgli le braccia, lontano dal rumore e dalla tragedia che lo ha colpito. Una tragedia che non ci può lasciare indifferenti e che non può che essere un monito per le istituzioni».