A un anno dal terribile pestaggio del povero Davide Ferrerio in pieno centro a Crotone, nulla c’è purtroppo da sperare per il ragazzo in coma irreversibile che non può che condannare una mamma alla disperazione ed alla maledizione di un destino troppo atroce.

E se ci sono anche un padre e un fratello che non possono neppure più parlare al loro caro che fu aggredito brutalmente per uno scambio di persona: il loro avvocato, Fabrizio Gallo da sempre amico di famiglio più che legale, preferisce ricordare Davide al mare, che fu sempre scenario di vacanze spensierate.

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L’11 agosto 2022 Davide stava infatti semplicemente aspettando un amico in via Vittorio Veneto, nei pressi del Palazzo di Giustizia di Crotone, per andare in pizzeria. Lì venne raggiunto da un gruppo di persone che lo aggredirono, ma non era lui che cercavano. Fu un meschino scambio di persona. Da allora Davide é a Bologna, in coma irreversibile e Gallo rammenta come la sentenza contro il Passalacqua sia stata dura a sottolineare la brutalità dell’aggressione senza senso: «Venti anni è una pena severa, appaga noi legali ma non la famiglia, ovviamente perché nessuna pena può consolare la perdita di un ragazzo che non c’è più» specifica sconsolato il legale che aveva un rapporto con il ragazzo quasi da zio.

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«I giudici non hanno riconosciuto nessuna attenuante - puntualizza Fabrizio Gallo - ma hanno anzi comminato tre aggravanti a Passalacqua che non ha potuto, voluto e saputo spiegare perché in maniera così violenta è riuscito a ridurre così un ragazzo in questo stato».

Dovrebbe parlare anche la coscienza collettiva rispetto a gesti quotidiani che possono apparire banali ed invece poi, determinano la vita o la morte di giovani e meno giovani. E a prendere il posto del miracolo impossibile del risveglio c’è un messaggio di speranza anche in questa terribile ricorrenza: «C’è troppa superficialità, a volte un messaggino può creare un momento di inaudita violenza» - sottolinea il legale della povera famiglia Ferrerio che invita a riflettere: «Abbiamo perso tutti in questa tragica vicenda, noi legali, noi cittadini assieme alla famiglia vorremmo cancellare il processo e tornare tutti a maggiore attenzione ed amore, così da poter riavere Davide in questo mare ed in questa altra sua città, assieme a noi».