L’intesa raggiunta con trattative clandestine tra i rappresentanti dell’ente e i privati che, negli anni precedenti, si era reso addirittura moroso creando ingenti danni. Tra gli indagati anche il sindaco Ugo Pugliese e l'assessore Frisenda sottoposti a divieto di dimora
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«È emerso un vero e proprio accordo collusivo tra i soggetti appartenenti al Comune di Crotone e i soggetti privati appartenenti al Consorzio sportivo, i quali agivano indisturbati attraverso trattative clandestine, fatte di incontri privati e nascosti lontani dalle sedi ufficiali». È la conclusione cui sono pervenuti gli investigatori della Digos della questura di Crotone al termine dell'indagine avviata nel 2018 sulle irregolarità che hanno contrassegnato l’affidamento e la gestione della piscina comunale da parte del Comune di Crotone al Consorzio Sportivo Daippo.
Niente gare pubbliche
Inchiesta che vede indagato il sindaco di Crotone Ugo Pugliese e l'assessore comunale allo Sport Giuseppe Frisenda destinatari della misura del divieto dimora insieme a dirigenti comunali e responsabili legali dello stesso consorzio. Le ipotesi investigative, peraltro, sono corroborate da una serie di intercettazioni tra i soggetti coinvolti e da una corposa acquisizione documentale dalle quali emerge come il Comune di Crotone non si sia avvalso di una procedura di gara ad evidenza pubblica per la gestione del bene pubblico ma di un affidamento diretto il cui iter è stato dimostrato essere turbato sin dall’inizio.
La gestione della piscina ad un consorzio moroso
«Il procedimento amministrativo – hanno spiegato gli inquirenti - era turbato in quanto non era più la sede naturale del perseguimento dell’interesse pubblico dal momento che gli stessi amministratori comunali agivano violando il principio del buon andamento dell’attività amministrativa, accogliendo richieste illogiche e onerose da parte del Consorzio, il quale risultava paradossalmente la parte forte di una trattativa con la pubblica amministrazione». A conferma di ciò, nel dicembre del 2018, il Comune di Crotone ha affidato la piscina al Consorzio alle condizioni da quest’ultimo nonostante lo stesso già negli anni passati si era reso moroso creando un danno economico ingente, pari ad un milione di euro circa, al Comune che si accollava tutte le spese attinenti la gestione della piscina.
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