VIDEO | Il guasto all'impianto di climatizzazione persiste da mesi. L'assessore Zimbalatti assicura l'impegno del Comune: «Pezzi acquistati che tardano ad arrivare perché provenienti dalla Russia»
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Aggrediti per strada, insultati sui social e adesso costretti a lavorare in condizioni estreme dentro uffici senza aria condizionata, con ampie vetrate e solo uno spicchio di finestra da poter aprire. A sopportare lo stress lavorativo dentro vere e proprie serre. È dura la vita dei vigili urbani di Reggio Calabria che con la calura estiva sono costretti a fare i conti con un impianto di climatizzazione ormai fuori uso. Per far sentire la loro voce le donne e gli uomini della polizia municipale reggina iscritti alla Cisl hanno deciso di incrociare le braccia.
Davanti alla sede del Comando cittadino i vigili urbani, coordinato da Giuseppe Falcone, hanno dato vita ad un’assemblea con tanto di sit-in di due ore. Il loro obiettivo era quello di sensibilizzare l’amministrazione comunale a prendere provvedimenti immediati per riparare i guasti e mettere mano ad un intervento straordinario di messa in sicurezza dell’intero immobile. Una battaglia per rivendicare luoghi sicuri sul lavoro che la Cisl Fp sta portando avanti su più fronti. Il segretario di categoria Enzo Sera infatti sta portando avanti questa richieste in tutti gli enti locali per chiedere che si sia corpo alle norme del 2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
A spiegare come stanno le cose è Giuseppe Falcone, responsabile per la Cisl fp del settore polizia locale. «Da mesi - ha detto Falcone - il sistema di climatizzazione non funziona e, nonostante le rassicurazioni del Comune, ancora nulla è stato fatto ed il personale dipendente, così come l’utenza, è costretto a fare i conti con ambienti di lavoro dentro i quali si sfiorano i quaranta gradi».
Con la loro protesta i vigili urbani hanno voluto segnalare anche l’assenza di igiene e manutenzione all’interno della loro sede, chiedere una risposta immediata all’amministrazione comunale e, allo stesso tempo, annunciare in caso di risposta negativa una nuova giornata di mobilitazione.
Una prima risposta alle richieste del sindacato è giunta dall’assessore Nino Zimbalatti che ha confermato l’acquisto dei pezzi di ricambio e addossato le colpe dei ritardi all’arrivo degli stessi visto che l’amministrazione ha dovuto comprarli fuori Europa.
«L’amministrazione comunale - ha chiosato Zimbalatti - è impegnata per risolvere questa problematica. I pezzi di ricambio sono già stati acquistati ed il ritardo nel loro posizionamento è solo legato al fatto che, data la vetustà dell’impianto, siamo stati costretti a comprarli in Russia».
Se il problema non dovesse trovare una risposta concreta nelle prossime ore, la Cisl Fp è pronta a scendere in piazza nuovamente mercoledì prossimo davanti Palazzo San Giorgio.