Anche la Calabria finisce sotto la lente della Commissione Europea per quanto riguarda la questione rifiuti. Da Bruxelles si aspettano che le autorità regionali si adeguino al più presto al nuovo piano sulla gestione dei rifiuti stabilito dall’Unione Europea. ''Da diciassette anni la Calabria sta facendo i conti con un'emergenza ambientale e sanitaria, con centinaia di discariche dismesse e siti inquinati da bonificare'', ha detto Maurizio Benedetto, uno dei promotori di una petizione presentata a Bruxelles durante un dibattito sulla situazione in Calabria che si è svolto oggi alla commissione Petizioni del Parlamento Ue. Di oggi è, infatti, una sentenza della Corte di Giustizia che condanna l’Italia al pagamento di una multa milionaria e, a tal proposito, Maurizio Benedetto ha ricordato che la sentenza riguarda molte regioni italiane tra cui la Calabria. In Calabria, infatti, rimane un vigore un piano per la gestione die rifiuti che risale al 2007.


"Si tratta di un piano ormai datato, che ci aspettiamo sia aggiornato come previsto dalla relativa direttiva Ue" ha spiegato il rappresentante della Commissione, promettendo che Bruxelles valuterà se tale piano "rispetta i requisiti minimi stabili dalle norme comunitarie". Durante il dibattito è intervenuta anche l'eurodeputata del M5S Laura Ferrara, che ha chiesto alla Commissione Ue d'intervenire e di "occuparsi delle criticità del sistema di gestione dei rifiuti in Calabria". La parlamentare ha invitato in particolare l'esecutivo comunitario a esaminare la possibilità di creare "una task-force che indaghi e intervenga sulle criticità del sistema calabrese di gestione dei rifiuti".