Le sirene suonano in piena notte in tutta l'Ucraina, anche in quell'ovest finora considerato relativamente al sicuro dall'avanzata della Russia. Esplosioni sono state riportate infatti anche a Leopoli che, secondo il Kyiv Independent, è sotto attacco di missili.

Mentre Kiev appare sempre più accerchiata e Mariupol allo stremo, l'esercito di Mosca colpisce con violenza anche Kherson dove solo poche ora fa il consiglio regionale ha respinto il possibile referendum russo per l'indipendenza per creare una Repubblica popolare simile a quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk. Un «referendum farsa» per creare una «pseudo-repubblica» con l'obiettivo di dividere il Paese, tuonano il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba.

«Gli occupanti del territorio della regione di Kherson stanno cercando di ripetere la triste esperienza della formazione delle pseudo-repubbliche. Stanno ricattando le autorità locali, stanno cercando qualcuno da corrompere», è il messaggio lanciato da Zelensky in tarda serata. Sempre volitivo e con il piglio che lo contraddistingue, il presidente ucraino quindi ribadisce: «Gli invasori russi non possono conquistarci. Non hanno la forza e lo spirito. Si appoggiano solo alla violenza, al terrore e alle armi».

13 MARZO

Ore 20.50- Guerini: «No fly zone? Significherebbe entrare in guerra»

«Una no fly zone significherebbe inviare aerei della Nato e significherebbe entrare in guerra ed è un'opzione assolutamente non perseguibile». Queste le parole di Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, a "Che Tempo che Fa" su Rai3. 

«C'è stata una risoluzione votata in maniera unanime dal Parlamento per mostrare il sostegno inviando armi all'Ucraina. Che tipo di armi? Abbiamo secretato il documento sulle armi, ma posso dire che sono armi di controaerea e controcarro. Mandare uomini ai confini? È un’attività di difesa della Nato ed è un’attività di deterrenza, noi come italiani abbiamo contingenti in Lettonia. Quindi partecipiamo all’attività di deterrenza». 

Ore 20.00- Il coinvolgimento della Turchia nei negoziati

Le posizioni di Russia e Ucraina in qualche modo si sono fatte più vicine, secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citato dall'agenzia Tass. Serie discussioni tra di loro continuano, ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara al forum diplomatico di Antalya, sottolineando che tra gli argomenti in discussione vi è "la neutralità" dell'Ucraina. La Turchia, insieme con Israele, è stata indicata come possibile mediatrice tra Kiev e Mosca dal consigliere presidenziale e negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak. Anche il Papa ripete l'appello: «In nome di Dio fermate questo massacro». 

Ore 19.47- Cremlino: colloqui con Ucraina domani in videoconferenza

I colloqui tra la delegazione russa e quella ucraina riprenderanno domani in videoconferenza. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. 

Ore 19.20- Ambasciata Usa condanna attacco a Yavoriv

L'ambasciata Usa a Kiev "deplora" l'attacco russo contro la base Ipsc (Centro internazionale per la pace e la sicurezza) di Yavoriv, nel quale sono rimaste uccise 35 persone e altre 134 ferite. «L'attacco al Centro, dove Usa, Polonia, Lituania, Regno Unito, Canada e altri addestravano le forze ucraine non sconfiggerà gli eroici soldati che si addestravano lì», scrive su Twitter la rappresentanza diplomatica, allegando al post l'hashtag "#StandwithUkraine". 

Ore 19.10- Proteste contro la guerra, arresti in Russia

Oltre 800 persone sono arrestate in tutta la Russia durante le proteste contro l'invasione dell'Ucraina. Lo riferisce il sito OVD-Info precisando che 817 manifestanti sono stati portati via dalla polizia in 37 città. Sono oltre 14mila, dal 24 febbraio, le persone arrestate in Russia durante le proteste contro l'aggressione all'Ucraina. Attualmente ci sono 10 tribunali impegnati in procedimenti penali politici nella settimana che comincia domani.

Ore 18.10- Pentagono: «Difenderemo il territorio Nato»

«Un attacco armato contro uno è considerato contro tutti». Così il portavoce del Pentagono, John Kirby, è intervenuto sull'attacco missilistico russo alla base di Yavoriv nella zona di Leopoli a una decina di chilometri dal confine con la Polonia. «Abbiamo detto molto chiaramente alla Russia che il territorio Nato sarà difeso, non solo dagli Stati Uniti, ma da tutti gli alleati», ha sottolineato Kirby intervenendo sull'emittente tv Abc.

Ore 16.40- Raid russo contro una scuola

Un raid russo ha colpito una scuola a Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina a circa 100 km a est di Odessa. Lo ha reso noto il governatore regionale, Vitaly Kim, spiegando che al momento i soccorritori stanno scavando tra le macerie. 
Intanto è salito a 35 il numero delle vittime dopo l'attacco missilistico russo contro una base militare vicino a Leopoli. Lo riferisce il governatore. In precedenza il Guardian aveva parlato di 20 vittime. Maksym Kozytskyy ha confermato che la Russia ha lanciato 30 razzi contro il complesso che si trova a circa 25 km dal confine con la Polonia, mentre le prime informazioni parlavano di 8 missili. 

Ore 15.30- Giornalista ucciso, gli Usa: «Risponderemo»

La notizia della morte del giornalista americano Brent Renaud ucciso in Ucraina da soldati della Russia a Irpin «è - per la Casa Bianca- orribile e scioccante». «L'ho appena appreso: mi consulterò con i miei colleghi, con gli ucraini, per determinare come sia accaduto, per poi misurare ed eseguire conseguenza appropriate come risultato di questo», ha affermato il Consigliere per la sicurezza Usa, Jake Sullivan, in una intervista al programma della Cbs, "Face the Nation". «Seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo in modo proporzionale», ha aggiunto.

Ore 14.05- Ucciso giornalista statunitense

Brent Renaud, giornalista statunitense, è stato ucciso da soldati della Russia a Irpin, in Ucraina. Lo ha reso noto il capo della Polizia di Kiev, Andrei Nebitov. Renaud, 51 anni, è stato colpito al collo mentre era ad un checkpoint, come ha spiegato un altro giornalista rimasto ferito e trasportato in ospedale a Kiev. Entrambi stavano girando immagini relative all'uscita dei cittadini dalla zona di Irpin quando sono stati colpiti.

13.20 - Cremlino: «Non escluso incontro Putin-Zelensky»

«Abbiamo ripetutamente affermato che nessuno esclude la possibilità di un incontro tra Vladimir Putin e il presidente Zelensky. Ma dobbiamo capire quale dovrebbe essere il risultato di questo incontro e cosa verrà discusso». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando in un punto stampa le dichiarazioni del ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, a proposito di un incontro tra il presidente della Russia e quello dell'Ucraina mentre la guerra tra i due paesi va avanti da quasi 3 settimane.

12.45 - La "talpa": «Verso scontro Putin-servizi»

Potrebbe arrivare presto la resa dei conti fra Vladimir Putin e i vertici dei servizi di sicurezza, mentre prosegue la guerra tra Russia e Ucraina, perché «la situazione è così grave che non ci sono limiti» alle possibili evoluzioni e presto "accadrà qualcosa di straordinario". Lo rivela una nuova lettera inviata da una 'talpa' dell'Fsb (Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa) a Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio: nel documento - giudicato attendibile e rilanciato su Twitter - si conferma come dopo le perquisizioni e i clamorosi arresti di due alti esponenti dell'Fsb, siano aumentano le pressioni all'interno del Servizio di sicurezza federale, erede del Kgb sovietico. Non solo, è sempre più alto il livello dello scontro fra le diverse strutture di sicurezza con un Putin ormai consapevole di essere stato tratto in inganno dalle informazioni sbagliate fornite dall'intelligence.

12.08 - «Le forze russe hanno perso oltre 12mila soldati, 74 aerei, 86 elicotteri e 374 tank»

Le forze russe hanno perso oltre 12mila soldati, 74 aerei, 86 elicotteri e 374 tank. È quanto si legge nel bollettino delle Forze armate ucraine sul totale delle perdite russe aggiornato a questa mattina.

12.00 - «Il 70% di Irpin è sotto il controllo degli ucraini»

«Il 70% di Irpin è sotto il controllo degli ucraini, nel restante 30% ci sono i combattimenti». Lo comunica in un video il sindaco, Oleksandr Mrkuscyn.

11.47 - «È salito a 35 morti e 134 feriti il bilancio dell'attacco lanciato contro la base di Yavoriv»

È salito a 35 morti e 134 feriti il bilancio dell'attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, citato dai media locali.

10.34 - «Un bombardamento aereo ha danneggiato uno storico monastero nella regione orientale di Donestk»

Un bombardamento aereo ha danneggiato lo storico monastero ortodosso del Santo Dormition Sviatogirsk Lavra, nella regione orientale di Donestk. Lo denuncia su Telegram il parlamento ucraino, citato dalla Cnn. Ben 520 persone, fra cui 200 bambini, si erano rifugiati nel monastero. Ci sono molti feriti, alcuni portati nell'ospedale di Sviatogirsk, altri curati sul posto. Per fortuna non vi sono morti.

10.23 - «20 persone rimaste uccise nell'attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv»

Sono 20 le persone rimaste uccise nell'attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il Guardian, citando i servizi di emergenza ucraini. Il bilancio fornito dal governatore di Leopoli è invece di 9 morti e 57 feriti.

10.18Anonymous ha lanciato un appello ai russi perché rovescino il regime di Vladimir Putin

Il gruppo hacker internazionale Anonymous ha lanciato un appello ai russi perché rovescino il regime di Vladimir Putin, mettendo così fine all'invasione dell'Ucraina. «Il modo più pacifico per mettere fine al conflitto è che il popolo russo si sollevi contro Putin», dichiara un uomo con il volto nascosto dalla maschera di Guy Fawkes, il simbolo di Anonymous, in un video messaggio in russo diffuso dall'account Twitter del gruppo.

10.04 - «Il sindaco di Dniprorudne è stato rapito»

Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Maveev, è stato rapito. Lo annuncia sull sua pagina facebook il capo dell'amministrazione statale regionale di Zaporizhia, Oleksandr Starukh.

9.53 - «Colpi di artiglieria e razzi sono stati sparati intorno a Odessa»

Colpi di artiglieria e razzi sono stati sparati intorno a Odessa, nel sud dell'Ucraina. Lo ha riferito Sky News, ricordando come l'intelligence britannica, nel suo ultimo aggiornamento, abbia indicato Odessa come il prossimo obiettivo dei russi.

9.41 - «9 ospedali sono stati colpiti e danneggiati dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina»

Nove ospedali, tra cui quello pediatrico di Mariupol, sono stati colpiti e danneggiati dall'inizio dell'offensiva russa in Ucraina. Lo conferma il Washington Post, che spiega di aver esaminato più di 500 tra video e foto, rivisto post messi dagli ospedali sui social, parlato con testimoni e dipendenti degli ospedali e confrontato le notizie raccolte con i rapporti delle autorità ucraine, delle Nazioni Unite, dell'Oms, di Human Rights Watch e dell'Acled, un'organizzazione che monitora i conflitti nel mondo. Ci sono state vittime in almeno tre degli attacchi verificati dal Washington Post e tre delle strutture colpite servivano specificatamente donne e bambini.

9.28 - «È di 9 morti e 57 feriti il bilancio dell'attacco lanciato contro la base miliare ucraina di Yavoriv»

È di 9 morti e 57 feriti il bilancio dell'attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, sottolineando che contro la base sono stati lanciati 30 razzi.

9.10 - Nato: «La Russia potrebbe usare armi chimiche»

Nella guerra con l'Ucraina, «la Russia potrebbe usare armi chimiche». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. «Ora che sono state prodotte queste accuse false, dobbiamo rimanere vigili perché è possibile che la Russia stessa stia pianificando missioni con armi chimiche», ha detto, respingendo le affermazioni del governo russo secondo cui gli Stati Uniti hanno gestito laboratori segreti in Ucraina per lo sviluppo di armi biologiche.

«Vediamo con orrore il numero crescente di vittime civili e l'insensata distruzione da parte delle forze russe. Il popolo ucraino sta resistendo con coraggio e determinazione, ma è probabile che i prossimi giorni porteranno una sofferenza ancora maggiore», ha detto Stoltenberg al quotidiano Welt am Sonntag.

Il segretario generale della Nato ha ribadito l'appello al presidente russo Vladimir Putin a «porre fine a questa guerra, ritirare tutte le forze e impegnarsi nella diplomazia». Stoltenberg infine ha di nuovo escluso che la Nato possa imporre una no-fly zone sull'Ucraina. Ciò significherebbe attaccare le forze russe con il rischio di «uno scontro diretto e un'escalation incontrollabile. Dobbiamo porre fine a questa guerra e non estenderla», ha sottolineato.

8.30 - Mosca: «Sono 3.687 gli obiettivi militari ucraini distrutti»

Sono 3.687 gli obiettivi militari ucraini distrutte dall'inizio dell'offensiva militare. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia di stampa Tass. Secondo il maggior generale Igor Konashenkov, nelle ultime 24 ore la difesa aerea russa ha abbattuto anche un aereo Su-24 dell'aviazione ucraina e due droni per un totale di 99 aerei militari e 128 velivoli senza pilota.

8.15«Putin contava su una Nato, un Occidente e un'America divisi. Ma non ha avuto niente di tutto questo»

«Putin contava su una Nato divisa, un Occidente diviso e, sinceramente, un'America divisa. Ma non ha avuto niente di tutto questo». Lo ha scritto in un tweet il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

8.10 - Bus con a bordo circa 50 ucraini si è ribaltato sulla A14: un morto

Grave incidente questa mattina intorno alle 6 al km 101 della A14, dove un bus con a bordo circa 50 persone, tutte di nazionalità ucraina, si è ribaltato. Nell'incidente - riferiscono fonti dei vigili del fuoco - ci sarebbe un morto e diversi feriti ma le operazioni di soccorso sono ancora in atto.

7.40 - «Le forze russe hanno colpito una base aerea a Ivano-Frankivsk»

Le forze russe hanno colpito una base aerea a Ivano-Frankivsk, nell'Ucraina occidentale. Lo ha riferito il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv, citato dal Kyiv Independent. Secondo il sindaco, lo scalo è stato obiettivo dei russi per il secondo giorno consecutivo. Martsinkiv ha quindi esortato le persone che vivono nella zona ad andarsene.

07.15 -  «Esplosioni udite a Kherson e Leopoli sotto attacchi missilistici russi»

«Molteplici esplosioni sono state udite a Kherson e riferiscono che Leopoli è sotto attacchi missilistici russi». È quanto riporta The Kyiv Independent su Twitter.