L’incidente a Filadelfia dove il 61enne che viveva in Svizzera era tornato da poco. A trovare il corpo esanime è stata la cognata. Sull’episodio indagano i carabinieri
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Ucciso dalle esalazioni tossiche che si sono sprigionate dalla cisterna che stava pulendo. Sarebbe morto così Francesco Serratore, 61 anni, deceduto questa sera a Filadelfia, nel Vibonese. Sulla dinamica stanno indagando i carabinieri, ma dai primi rilievi sembra che l’uomo sia morto a causa dei fumi tossici presenti in un serbatoio di solventi.
Ad accorgersi dell’accaduto è stata la cognata che lo ha trovato privo di vita all’interno della cisterna. Sul posto si sono portati i carabinieri ed i vigili del fuoco che hanno liberato il corpo rimasto incastrato nel serbatoio. Il 61enne viveva in Svizzera con la moglie ed era ritornato a Filadelfia da appena qualche giorno.