Ferderfarma annuncia che dal 9 settembre non verranno più accolte prenotazioni di visite specalistiche per conto del sistema sanitario pubblico: «Costretti a denunciare la grave situazione debitoria che ha raggiunto livelli insostenibili»
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Sarà uno "sciopero" difficile da ignorare, perché ricadrà su migliaia di cittadini, spesso anziani. Ma per Federfarma Vibo Valentia la linea rossa è stata superata: «Ci vediamovede costretti a denunciare pubblicamente la grave situazione in cui versa l’assistenza farmaceutica convenzionata a causa del comportamento incomprensibile da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, la cui posizione debitoria ha raggiunto livelli insostenibili, proclamando lo stato di agitazione delle 79 farmacie della provincia di Vibo Valentia che si svilupperà con il blocco totale del servizio cup a far data da lunedì 9 settembre». Questo è quanto comunicano in una nota ufficiale il presidente di Federfarma Vibo Rocco Cordiano e il segretario dell'associazione sindacale Filippo Spinella. In altre parole, se la situazione non dovesse cambiare, dopo la prima decade di settembre gli utenti vibonesi non potranno ricorrere alle farmacie per prenotare visite mediche specialistiche.
«L’assistenza farmaceutica territoriale, pilastro del Sistema sanitario nazionale, è garantita dall’impegno quotidiano delle 19mila farmacie italiane, nei confronti delle quali il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha in più occasioni espresso parole di apprezzamento e sincera ammirazione per tutto il lavoro svolto in prima linea nelle fasi più critiche della pandemia. Il corretto funzionamento del sistema farmaceutico non può prescindere da un regolare meccanismo di rimborso da parte pubblica, ma l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia con le sue inadempienze continua a perpetrare una palese violazione della legge».
«Federfarma Vibo Valentia - prosegue la nota - segnala che questa situazione rappresenta già nell’immediato una minaccia concreta alla sopravvivenza delle farmacie del nostro territorio, in particolare delle piccole farmacie rurali che garantiscono il servizio in sedi disagiate, pertanto informa che avvierà iniziative legali a tutela e in difesa del diritto costituzionale dei cittadini di avere accesso all’assistenza farmaceutica nella propria farmacia di fiducia. Federfarma Vibo Valentia conferma infine la sua disponibilità a collaborare per il superamento delle criticità sopra esposte e scongiurare il pericolo che a causa di questa grave e ostinata inadempienza da parte dell’Asp di Vibo Valentia molte farmacie non abbiano più la forza di andare avanti, generando disagi enormi per l’intera comunità».