Il primo cittadino è rimasto coinvolto nel filone d’inchiesta relativo al finanziamento dei lavori per la sistemazione del canale dello Stombi a Sibari
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Non luogo a procedere per l’attuale sindaco di Cassano Gianni Papasso nel filone d’inchiesta relativo al finanziamento dei lavori per la sistemazione (2015/2017) del Canale dello Stombi a Sibari e alla problematica dell’insabbiamento. Il primo cittadino si è sempre professato innocente. All’amministratore veniva contestata la scelta del contraente, in particolare lo schema di convenzione che il comune di Cassano, nel luglio 2015, sottoscrisse con il consorzio di bonifica di Trebisacce. Il primo cittadino era accusato di turbativa d'asta.
«Questo pronuncia certifica, in maniera inequivocabile la correttezza del mio agire amministrativo improntato, unicamente, al soddisfacimento degli interessi generali e alla risoluzione delle tante problematiche che attanagliano il meraviglioso territorio di Cassano- afferma Papasso-Il mio impegno per la risoluzione delle problematiche legate allo Stombi proseguirà con ulteriore determinazione e rinnovato slancio».
L’inchiesta vede coinvolti una serie di personalità, tra cui il presidente del Consorzio di bonifica della Sibaritide, che devono rispondere di turbativa d’asta, truffa aggravata, falso in atto pubblico e falsità ideologica. La Procura della Repubblica di Castrovillari chiedeva il rinvio a giudizio per Papasso, e per altre sette persone, tra tecnici, ex dipendenti del Comune, un imprenditore e il presidente del Consorzio di Bonifica di Trebisacce. Prosciolto Papasso, per il resto si andrà a dibattimento. Il verdetto questa mattina del Gup di Castrovillari.