Gli esemplari sono stati abbattuti a Capistrano e Mongiana. La patologia è trasmissibile anche all'uomo attraverso il contatto diretto con l'animale o il consumo di carni crude o poco cotte
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Due nuovi casi di tubercolosi nei cinghiali si registrano nel Vibonese. Due ordinanze di distruzione degli animali, abbattuti in altrettante battute di caccia a Capistrano e Mongiana sono stati infatti emesse dai rispettivi Comuni in accordo con il servizio veterinario dell'Asp di Vibo Valentia.
La tubercolosi è infatti una patologia trasmissibile anche all'uomo attraverso il contatto diretto con l'animale o il consumo di carni crude o poco cotte. Nel mese di novembre altri due casi si erano registrati a Brognaturo e Nardodipace, altri due centri delle Serre vibonesi. Sul proliferare indisturbato dei cinghiali nel Vibonese - frutto di un'errata reintroduzione negli scorsi anni ad opera della Provincia di Vibo per venire incontro alle esigenze venatorie - sono intervenuti a più riprese le associazioni a difesa degli agricoltori per i danni ingenti alle colture provocati dagli animali.