Ci sono i falsi dipendenti di società telefoniche o di forniture energetiche che propongono contratti vantaggiosi, i falsi corrieri che chiedono soldi per la consegna di un pacco, i falsi tecnici che pretendono di entrare in casa per rilevare fughe di gas. Sono solo alcuni dei tanti esempi di truffe di cui sono vittime gli anziani: oltre 700 quelle denunciate nel 2019 nella sola provincia di Catanzaro. Si tratta per lo più di truffe sui contratti per le utenze domestiche, ma l’astuzia e l’ingegno dei truffatori non si arresta e sono sempre di più i casi di raggiri che si verificano non solo al telefono ed in casa, ma anche per strada o su internet. 

 

Ma è solo uno spaccato di un fenomeno che spesso non viene alla luce per il senso di vergogna che colpisce gli stessi truffati, vittime due volte, dei truffatori e del timore del giudizio degli altri per la propria ingenuità. 

 

La prima raccomandazione per le truffe in casa è di non aprire la porta a nessuno per alcun motivo anche se la persona indossa una divisa dell’enel, dell’Eni o altra ditta nota. Secondo step: avvisare subito le forze dell’ordine. Questi alcuni dei consigli che sono stati forniti nel corso del primo incontro del progetto “Non lasciamoli soli” organizzato dal Comune di Catanzaro in collaborazione con la Prefettura e finanziato dal Ministero dell’Interno per la realizzazione di iniziative volte a prevenire e contrastare il fenomeno.

 

«Noi stiamo cercando di sensibilizzare il maggior numero possibile di anziani – ha spiegato l’assessore agli affari generali del Comune di Catanzaro, Danilo Russo -, ma non solo, anche i giovani che devono farsi promotori per dire loro: non lasciateli soli».

 

Oltre ai workshop informativi, sarà aperto uno sportello anti truffa e sarà distribuito materiale informativo.

 

«È necessario mettere in guardia le fasce più deboli – ha detto il coordinatore della Campagna “Non lasciamoli soli”, Pietro Marino – verso quei soggetti che telefonicamente o porta a porta perpetuano delle truffe nei loro confronti». 

 

Il primo incontro ha visto la collaborazione con il Circolo Acli “Città del vento” e la compagnia teatrale “Nuova Scena Acli Arte e Spettacolo” che ha interpretato tre simulazioni di truffe: una in casa, una per strada ed una per telefono.

 

Tra i relatori, come ha spiegato la coordinatrice del Circolo Acli “Città del Vento”, Cristina Pullano, sono stati invitati anche il sottotenente della Guardia di Finanza di Catanzaro, Angelo Attanasio ed il capitano Ferdinando Angiletti del Comando della Compagnia dei Carabinieri di Catanzaro «che hanno descritto diversi casi di truffe avvenute ed hanno fornito alcuni utili consigli» e la psicologa Andreina Basanisi che «ha spiegato quali sono i meccanismi che entrano in gioco quando una persona anziana tende a fidarsi di un perfetto sconosciuto».