Si è concluso il progetto organizzato dalla compagnia dei carabinieri di Soveria Manelli. Quattromila gli anziani edotti sui principali trucchi
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“Io non ci casco”. È questo il nome del progetto sicurezza portato a termine di recente dalla compagnia carabinieri di Soveria Mannelli e che ha interessato ben quattordici comuni, dove è stata promossa la cultura della legalità, patrimonio del nostro paese, attraverso l’informazione, la conoscenza dei rischi e degli strumenti per potersi difendere dai “signori delle truffe”.
Da diversi mesi infatti i comandanti delle stazioni carabinieri di Carlopoli, Conflenti, Decollatura, Martirano Lombardo, Platania, Serrastretta, Soveria Mannelli, Taverna e Villaggio Mancuso hanno reso edotti circa quattromila anziani, categorie di persone ritenute maggiormente a rischio, fornendo un vademecum di consigli per l’autodifesa da truffe e raggiri, durante incontri organizzati presso parrocchie, piccole piazze ed altri luoghi di aggregazione.
Il fenomeno delle truffe agli anziani che non risparmia alcun quartiere o ceto sociale si può dunque attuare in diversi modi: dal falso incidente al figlio/nipote, al raggiro delle false assistenti sociali o quello del tecnico della luce o del gas, il falso postino, la falsa infermiera, la finta benedizione, piuttosto che le false forze dell’ordine, l’artifizio del mazzo di fiori per il compleanno e il falso pacco omaggio dall’Inps, come l’attraente ragazza alla porta o ancora il falso amico del figlio.
I carabinieri della compagnia di Soveria Mannelli, attraverso il percorso della prevenzione, hanno ribadito e sottolineato ancora una volta di non aprire la porta agli sconosciuti, di diffidare di telefonate da parte di chi che sia che chiede pagamenti di somme in contanti, delle persone che si avvicinano per strada con i pretesti più strani, non consegnando comunque denaro contante per nessun motivo. Nessun Ente, che sia Enel, Telecom, Inps, Uffici Postali, Istituti di Credito, Forze dell’Ordine e così via, chiede pagamenti in contanti per strada o presso abitazioni private. Nei casi dubbi, comunque non bisogna esitare nel formulare il numero di emergenza “112”, perché è sempre meglio un falso allarme che una truffa subita. Diffidare di presunti funzionari che non hanno preannunciato la loro visita o che pretendono di riscuotere denaro a domicilio; non fermarsi per strada per parlare con il “finto buon samaritano” che avvicina la vittima nei pressi di un supermercato e la accompagna fin dentro casa con la scusa di aiutarla a portare le buste della spesa; ricordare che nessun cassiere di banca insegue per strada i clienti per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ha consegnato.
Sono questi alcuni dei consigli e dei tipi di comportamento sospetto da cui guardarsi racchiusi nel decalogo “anti-truffa” che i carabinieri hanno rivolto ad anziani e fasce deboli, spesso soli e facili prede, per evitare che gli stessi cadano nella trappola di malintenzionati. L’incontro conclusivo è stato tenuto lo scorso martedì 19, presso l’Officina della Cultura di Soveria Mannelli, dal Comandante della Compagnia Carabinieri, Capitano Francesco Zangla, coadiuvato dal Mar. Ord. Marco Pacifici, approfittando dei festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista per coinvolgere un maggior numero di persone anziane. All’evento, svolto in maniera interattiva attraverso la visione di filmati e l’illustrazione di casi pratici sul tema, che ha suscitato forte interesse nei partecipanti, hanno preso parte il Sindaco, Dott. Leonardo Sirianni e il parroco della Città, Can. Roberto Tomaino.
l.c.