VIBO VALENTIA - Truffa ai danni dell'Unione europea da parte di un imprenditore agricolo di Vibo Valentia sui finanziamenti del Piano di Sviluppo Rurale. L’uomo agiva nel  settore olivicolo e in quello della semina. I fondi si trovavano oltre che nel comune capoluogo,  a Maierato e San Gregorio d'Ippona.

A scoprire il presunto raggiro sono stati i carabinieri del Comando Politiche Agricole e Alimentari - Nuclei Antifrodi durante controlli straordinari sulla corretta destinazione dei finanziamenti Ue del comparto agroalimentare con specifico riferimento al Piano di Sviluppo Rurale della Regione Calabria. L'imprenditore è stato denunciato e, nel contempo, è stato avviato il sequestro preventivo di beni disposto dalla Procura della Repubblica di Bologna su 264.000 euro individuati sulla disponibilita' di un conto corrente in una banca del capoluogo emiliano.

La frode si sarebbe protratta per oltre 8 anni e avrebbe consentito all'imprenditore di percepire indebitamente oltre 400mila euro di finanziamenti dell'Unione, ottenuti illecitamente con attestazioni sulla titolarità  e sull'estensione dei terreni risultate falsificate nella documentazione presentata all'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura per la Regione Calabria subentrata come "organismo pagatore".

Le indagini del Nucleo Antifrodi di Salerno sono state sviluppate con un'approfondita analisi di alcuni fascicoli aziendali di un Centro di assistenza agricolo di Vibo Valentia e con riscontri acquisiti sul campo volti a verificare la reale corrispondenza con quanto dichiarato in particolare anche per via telematica al Sistema Informativo Agricolo Nazionale.