La lente degli investigatori su un'impresa con sede nel comune di Roghudi che con contratti fittizi avrebbe procurato benefici previdenziali, assistenziali ed assicurativi a 21 falsi lavoratori
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Somme di denaro e beni per un valore complessivo pari a 100mila euro circa sono stati sequestrati oggi dai militari delle Stazioni Carabinieri Forestali di Bagaladi e Melito di Porto Salvo, congiuntamente ai militari del Nipaaf e del Reparto Carabinieri P.N. “Aspromonte” di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione denominata “Fake farm”. I militari hanno dato esecuzione ad un decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, procedendo al sequestro preventivo, in via d’urgenza, di rapporti finanziari, beni mobili ed immobili per un valore.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, condotta dalle Stazioni Carabinieri Forestali di Bagaladi e Melito di Porto Salvo da luglio 2022 ad ottobre 2022, avrebbe consentito di accertare un’ingente truffa perpetrata ai danni dell’Inps da parte della titolare di un’impresa agricola (con sede legale nel Comune di Roghudi), in concorso con il consulente incaricato alla gestione ed amministrazione del personale ed altri soggetti.
I militari avrebbero accertato che gli indagati, mediante rapporti di manodopera agricola fittizi con 21 lavoratori, hanno indotto in errore l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (tenuto per legge alla corresponsione delle indennità di disoccupazione e malattia ai braccianti agricoli, nonché al rimborso delle stesse in quanto anticipate dal datore di lavoro) sull’effettiva esistenza dei contratti di assunzione sottostanti, al fine di procurare indebitamente ai presunti lavoratori benefici previdenziali, assistenziali ed assicurativi che, dall’anno 2011 al mese di giugno 2022 ammontano a 367.946,70, euro con pari danno per l’ente previdenziale. Il decreto di sequestro preventivo è stato convalidato dal gip del Tribunale di Reggio Calabria.