Due commercialisti sono stati condannati a Milano per un truffa ai danni dell’Inps relativa alla percezione indebita dell’Aspi, l’ex indennità di disoccupazione, per un danno di oltre 18mila euro.

I giudici della quarta sezione penale, presieduti da Angela Scalise, ha inflitto rispettivamente un anno e mezzo e un anno e 4 mesi (pena sospesa) a Stefano Macrì e Salvatori Giorgi, ritenuti colpevoli per un solo capo d’imputazione contestato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare dell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza.

Secondo lo schema ricostruito dagli inquirenti, i due professionisti hanno raggirato l’Inps facendosi erogare l’indennità di disoccupazione per dipendenti di società da loro gestite, licenziati dopo essere stati fittiziamente assunti.

Le indagini erano partite dalla denuncia di un imprenditore che si era rivolto allo studio di Macri e Giorgi per curare il fallimento della sua società che, però, aveva maturato un debito con l’ente di previdenza sociale. Le assunzioni fittizie riguardavano persone di origini calabresi, alcune residenti a Locri e San Luca, che non hanno mai prestato attività lavorativa nelle società coinvolte nell’inchiesta.