I fatti finiti nel mirino dei magistrati risalirebbero al 2018: le persone coinvolte avrebbero dichiarato il falso in alcune dichiarazioni sottoscritte nella filiale dell'istituto di credito
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Ventidue persone indagate per una presunta truffa a un istituto di credito con filiale a Rende. L’indagine della procura di Cosenza è stata chiusa a fine febbraio. I fatti si sarebbero svolti nel 2018.
Il reato contestato rientra nell’attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE.
Secondo i magistrati coordinati dal procuratore capo Mario Spagnuolo, gli indagati avrebbero fornito dati falsi o informazioni non veritiere, ed in particolare nella dichiarazione sostitutiva di certificazione sottoscritta presso la filiale di Rende, al fine di aprire un conto corrente. Le persone “attenzionate”, quindi, avrebbero dichiarato il falso alla voce riportata nel quadro dedicato alla professione del cliente ovvero di essere operaio/impiegato. Gli stessi avrebbero fornito anche buste paga false.
In alcuni casi gli indagati, rispetto a quanto dichiarato, non avrebbero percepito alcun reddito negli anni d’imposta 2017-2018. Tutti i soggetti finiti nel mirino della procura di Cosenza sono da ritenersi presunti innocenti fino a sentenza di condanna definitiva.
Leggi tutti i nomi degli indagati su CosenzaChannel.it