Arrestato l’ex poliziotto Maurizio Abate, 52 anni, perché sospettato di essere l’autore dell’omicidio della giovane Lisa Gabriele avvenuto il 9 gennaio del 2005. A quasi diciassette anni di distanza, dunque, la Procura di Cosenza ritiene di aver risolto il giallo innescato dal ritrovamento del corpo dell’allora ventiduenne originaria di Rose sulle montagne di Montalto Uffugo.

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In apparenza, sembrava un suicidio, ma già l’autopsia eseguita il giorno successivo aveva adombrato la possibilità che la ragazza fosse stata uccisa altrove – forse soffocata – e poi portata in quell’altura frequentata solo da coppiette in cerca d’intimità. Nonostante ciò, le indagini condotte all’epoca non approdarono a nulla di concreto, facendo del caso di Lisa Gabriele un mistero insoluto.

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Nel 2020, però, a dare nuovo impulso all’inchiesta guidata dal pm Antonio Bruno Tridico ci pensa una lettera anonima fatta pervenire in Procura da un sedicente «poliziotto onesto della Stradale» che indica proprio nel suo collega Abate l’autore di quel crimine ispirato, a suo dire, da ragioni passionali. A quel tempo, infatti, la ragazza aveva da poco interrotto una relazione sentimentale con l’agente finito oggi sotto accusa. Le successive indagini, con in mezzo anche la riesumazione della salma di Lisa Gabriele, hanno portato poi alla richiesta d’arresto da parte della Procura accolta nelle scorse ore dal gip. L’indagato è difeso dall’avvocato Marco Facciolla. Ora si trova in carcere.